Gli strumenti del plein-air e la stagionalità del turismo.

[GIAN12]

Credo che anche in questo settore per cercare di far fronte a tasse e sprechi, che purtroppo fanno parte della nostra economia, bisogna cercare soluzioni da entrambe le parti.
Una che mi viene in mente, per entrare nelle strutture già il più autonomi possibile, è con un impiantino fotovoltaico ad esempio. E le strutture, ovviamente, devono investire anch'esse in questo senso. Sfruttare energie rinnovabili tutto dove possibile. Credo che alcuni campeggi che adottano il sistema separato di pagamento della corrente elettrica lo facciano anche per sensibilizzare in questo senso. Questo, forse, potrebbe essere uno dei vari strumenti per permettere il turismo in tutte le stagioni.

[airlander]

il problema è sempre legato a domanda ed offerta, con il calare delle presenze inevitabilmente cessa anche il margine di introiti che conseguentemente non fanno ritenere conveniente per qualsivoglia gestore mantenere in essere l'attività, ad esempio in sardegna anche già solo ad ottobre, e senza possibilità di assoluta autonomia , in talune zone meno frequentate dal turismo di massa moltissime attività hanno già chiuso i battenti.
se poi si aggiunge che molti campeggi sono ormai degli enormi villaggi turistici con tanto di animazione è ancora più evidente che il mantenimento di tutto ciò non a pieno regime di presenze renderebbe di scarsa utilità mantenere in essere l'esercizio.
penso dunque che ogni persona si ritagli i propri spazi ludici in funzione di ciò che desidera anche se questo non sempre coincide, giocoforza, con quanto vorrebbe.

[gerardomauri]

Quasi tutti i campeggi o villaggi turistici hanno una animazione che funziona solo nei periodi di punta e non in tutto il periodo di apertura, idem servizi di vario genere.
L’importante è creare una modularità di funzionamento della struttura in base al periodo.
Altro tema è le eventuali tasse od accise pubbliche e su questo sicuramente necessità di un lavoro tra i gestori e le organizzazioni di categoria che devono lavorare con le istituzioni di vario livello per trovare un modello flessibile in merito facendo capire la funzione economico/sociale che ricade sul territorio.
Abbiamo visto che quando una associazione ha forza come quella dei gestori dei bagni spiagge si riesce a “dialogare” con le istituzioni.


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[valerio69]

Quasi tutti i campeggi o villaggi turistici hanno una animazione che funziona solo nei periodi di punta e non in tutto il periodo di apertura, idem servizi di vario genere.
L’importante è creare una modularità di funzionamento della struttura in base al periodo.
Altro tema è le eventuali tasse od accise pubbliche e su questo sicuramente necessità di un lavoro tra i gestori e le organizzazioni di categoria che devono lavorare con le istituzioni di vario livello per trovare un modello flessibile in merito facendo capire la funzione economico/sociale che ricade sul territorio.
Abbiamo visto che quando una associazione ha forza come quella dei gestori dei bagni spiagge si riesce a “dialogare” con le istituzioni.


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Già, come non essere d'accordo

Come ci sono località dove un determinato tipo di turismo prettamente alberghiero di alto livello è talmente forte da impedire lo sviluppo di campeggi e aree di sosta, mi viene in mente la Val Gardena che ha solo una area di sosta al Plan de Gralba, quasi su Passo Sella abbastanza spartana con servizi minimi.