Ma come si guida con la roulotte in montagna?

[Tito]

Del viaggiare in montagna con la roulotte, vedo problematica, più che la salita, la discesa.
Nei tornanti, salita o discesa, sono alla pari, ma nella discesa il problema maggiore sono i freni della caravan.

Dovuta alla mia mancanza di esperienza (allora non c'erano i consigli di Tuttocaravan) scendendo dal passo del San Bernardino, direzione Italia,
ho provato il brivido di vetrificare le pastiglie ed arroventare i tamburi, logicamente ritrovandomi con il rimorchio privo di potere frenante.

CONSIGLIO NUMERO UNO: in discesa non superare mai la velocità che useresti se la strada fosse in salita
in questo contesto, mai un consiglio fu migliore del detto: chi va piano va lontano

Altro consiglio, se le discese sono lunghe, è bene fare delle brevi soste, in modo che l'impianto frenante si raffreddi

[Alex69]

Del viaggiare in montagna con la roulotte, vedo problematica, più che la salita, la discesa.
Nei tornanti, salita o discesa, sono alla pari, ma nella discesa il problema maggiore sono i freni della caravan.

Dovuta alla mia mancanza di esperienza (allora non c'erano i consigli di Tuttocaravan) scendendo dal passo del San Bernardino, direzione Italia,
ho provato il brivido di vetrificare le pastiglie ed arroventare i tamburi, logicamente ritrovandomi con il rimorchio privo di potere frenante.

CONSIGLIO NUMERO UNO: in discesa non superare mai la velocità che useresti se la strada fosse in salita
in questo contesto, mai un consiglio fu migliore del detto: chi va piano va lontano

Altro consiglio, se le discese sono lunghe, è bene fare delle brevi soste, in modo che l'impianto frenante si raffreddi

Come dice Tito, i problemi più grossi sono in discesa.
Ho fatto quasi tutti i passi Alpini, ma un anno in Norvegia in una lunga discesa, mi sono ritrovato senza freni sia sulla macchina che sulla roulotte.
Era una discesa del 8% quindi niente di trascendentale, ma erano parecchi Km di discesa. Fortunatamente ho trovato un piazzale molto grosso dove fare riposare i freni di entrambi i mezzi. lo stesso problema lo ha avuto un mio amico con Vw Tiguan e Tabbert nuova fiammante

[gerardomauri]

Guidare in montagna necessità di una maggior attenzione rispetto alla guida in pianura, probabilmente sto dicendo un ovvietà ma per chi non ha avuto ancora questa esperienza è importante sapere alcune cose che anche altri hanno già descritto.
La mia esperienza mi fa dire che
In salita prestare attenzione sia in estate che in inverno alla temperatura dell’acqua soprattutto quando il rapporto di traino è al limite della rimorchiabilità, è molto utile avere il termometro dell’acqua che vi permette di tenerla sottocchio prima che si accenda la spia di temperatura troppo alta.
In caso di superamento del valore normale conviene quando ci si ferma lasciare girare il motore per parecchi minuti per permettere all’auto di abbassare le temperature del motore. Questo è un problema che si può verificare anche su tratte lunghe in salita anche autostradali. Normalmente le temperature del liquido sono stabili intorno ai 90 gradi, in quelle situazioni possono anche leggermente superare i 110 gradi. I liquidi antigelo permettono di raggiungere queste temperature senza arrivare ancora al punto di ebollizione.
Altra attenzione è la marcia in salita in presenza di colonna. Il continuo stop & go sollecita notevolmente la frizione e credo anche i sistemi frizione dei cambi automatici. Conviene lasciare scorrere la colonna davanti a voi e poi avanzare lentamente in modo da permettere alla coda di muoversi davanti a voi senza dover continuamente far lavorare la frizione.
In discesa come già riportato da Tito occorre mantenere una velocità costante non elevata ma neanche troppo trattenuta secondo me. L’ideale sarebbe che il rimorchio riesca a viaggiare in una condizione di “folle” per evitare il continuo impegno del gruppo frenante cosa purtroppo quasi impossibile su discese molto ripide e soprattutto i su caravan sovraccariche rispetto ai dati di targa. L’unica soluzione in questi casi di discese lunghe sarebbero soste intermedie per lasciare un po’ raffreddare il sistema.
La logica del rimorchio in “folle” è assolutamente da evitare su discese autostradali o molto veloci perché è la condizione ottimale per innescare scodinzolamenti che possono diventare pericolosi del rimorchio. Il sistema atc aiuta ad evitare che questo effetto si possa innescare.



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[Paolo]

Fu in un paesetto dei Pirenei, dalla via principale strettissima con enormi vasi da fiore davanti alle porte e i balconi bassi, e TIR che arrivavano dalla parte opposta il vero dilemma. Nei tornanti, mai.
Bellissima una salita al Colle della Maddalena, filmata dal Tito.

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Me lo ricordo quel video, mi pare che eravate andati al Lago di Serre-Ponçon

[Alex69]

Guidare in montagna necessità di una maggior attenzione rispetto alla guida in pianura, probabilmente sto dicendo un ovvietà ma per chi non ha avuto ancora questa esperienza è importante sapere alcune cose che anche altri hanno già descritto.
La mia esperienza mi fa dire che
In salita prestare attenzione sia in estate che in inverno alla temperatura dell’acqua soprattutto quando il rapporto di traino è al limite della rimorchiabilità, è molto utile avere il termometro dell’acqua che vi permette di tenerla sottocchio prima che si accenda la spia di temperatura troppo alta.
In caso di superamento del valore normale conviene quando ci si ferma lasciare girare il motore per parecchi minuti per permettere all’auto di abbassare le temperature del motore. Questo è un problema che si può verificare anche su tratte lunghe in salita anche autostradali. Normalmente le temperature del liquido sono stabili intorno ai 90 gradi, in quelle situazioni possono anche leggermente superare i 110 gradi. I liquidi antigelo permettono di raggiungere queste temperature senza arrivare ancora al punto di ebollizione.
Altra attenzione è la marcia in salita in presenza di colonna. Il continuo stop & go sollecita notevolmente la frizione e credo anche i sistemi frizione dei cambi automatici. Conviene lasciare scorrere la colonna davanti a voi e poi avanzare lentamente in modo da permettere alla coda di muoversi davanti a voi senza dover continuamente far lavorare la frizione.
In discesa come già riportato da Tito occorre mantenere una velocità costante non elevata ma neanche troppo trattenuta secondo me. L’ideale sarebbe che il rimorchio riesca a viaggiare in una condizione di “folle” per evitare il continuo impegno del gruppo frenante cosa purtroppo quasi impossibile su discese molto ripide e soprattutto i su caravan sovraccariche rispetto ai dati di targa. L’unica soluzione in questi casi di discese lunghe sarebbero soste intermedie per lasciare un po’ raffreddare il sistema.
La logica del rimorchio in “folle” è assolutamente da evitare su discese autostradali o molto veloci perché è la condizione ottimale per innescare scodinzolamenti che possono diventare pericolosi del rimorchio. Il sistema atc aiuta ad evitare che questo effetto si possa innescare.

Aggiungo che in salita il modo più veloce per raffreddare il motore è quello di spegnere l'aria condizionata, e di accendere l'aria calda con la ventola al massimo, mentre per i possessori di auto con cambio automatico, al traino preferire sempre la modalità sequenziale, che sicuramente eviterà surriscaldamenti dell'olio del cambio ed inoltre si avrà il vantaggio di avere il freno motore..

[valerio69]

Aggiungo che in salita il modo più veloce per raffreddare il motore è quello di spegnere l'aria condizionata, e di accendere l'aria calda con la ventola al massimo, mentre per i possessori di auto con cambio automatico, al traino preferire sempre la modalità sequenziale, che sicuramente eviterà surriscaldamenti dell'olio del cambio ed inoltre si avrà il vantaggio di avere il freno motore..

Consiglio che è utile nel 99% dei casi ma non sempre è così. Stranamente sulla mia attuale raffredda meglio con aria condizionata accesa, in salita al traino. L'ho verificato non avendo l' indicatore della temperatura sul quadro strumenti, ma accedendo ad un menù di servizio nel display centrale dove viene riportata la temperatura del liquido refrigerante; c'è un indicatore digitale che apprezza la sensibilità di 1 grado. Molto probabilmente l'azione continua delle ventole di raffreddamento riescono a mantenere la temperatura del refrigerante motore quando è sotto sforzo.

[Paolo]

Mi pare stiano uscendo i consigli più uitili per chi traina una roulotte, ma soprattutto tranquillizzanti per chi ancora aveva qualche timore.
Devo dire che avendo una caravan più leggera e contenuta nelle dimensioni, non riscontro problemi di surriscaldamento salita, ne di problemi di freni in discesa, cerco di usare il freno motore ed una andatura moderata.

[maxtools]

A me successe con la Skoda sul San Bernardino in salita, acqua a 110-120 gradi... ero al limite di tutto.
L’olio poi mi sembra a fondo scala...
Stracarico e con aria condizionata.
Però nessuna spia rossa accesa, quindi questi motori hanno tolleranze alte.

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[scf]

come detto da altri il problema sono le strettoie e con traffico dove non puoi fare altro movimento che andare in avanti. i tornanti a sinistra, se la montagna non ha sporgenze, non danno particolari problemi basta allargare quel po' che ti permette di tenere tutte le ruote entro la mezzeria. il problema, per me e se si può dire problema, sono i tornanti a destra stretti e con dislivello. nel passo san pellegrino salendo dalla parte veneta, in qualche tornante a destra ho dovuto aspettare di avere corsia libera per allargare la traiettoria. fortunatamente non c'era particolare traffico. ecco questo forse è il "problema" maggiore che ho riscontrato nelle strade montane. poi come già detto se vai piano e con prudenza al 100% si arriva in ogni dove.
mandi

[pasquale]

Per la mia esperienza posso dirti che tutto si risolve con la calma. Io mi sono infilato spesso in situazioni poco adatte al traino roulotte mane sono sempre uscito. In tanti anni mi ricordo alle prime esperienze, nel 2001 di aver sciolto la vernice dei cerchi della caravan scendendo dallAmiata. Invece il tratto di montagna più difficile che ho fatto sono stati gli ultimi tre chilometri da Santorso a contrada Cerbaro che ho fatto più volte nell'estate del 2017. Li sono servite le ridotte