Originariamente Scritto da
Fonta
Un placido pomeriggio di vacanza sotto al tendalino, tutti riposano nell’”ora del silenzio”.
“Quindi mi vuoi lasciare…”
La sua voce mi fa sobbalzare, come un bambino sorpreso nell'atto di fare una marachella.
“...è molto bella: è per lei che mi vuoi lasciare? Sono diventata troppo vecchia? Pensi che quella nuova ti renderà più felice?”
Deve aver sbirciato nel mio cellulare da sopra le spalle, deve aver visto le foto che scorrevo, forse ha intuito dalla mia concentrazione che ero distante con la testa e col cuore.
“Dopo vent'anni insieme… i bambini… le vacanze insieme… i viaggi, gli inverni, i momenti felici che abbiamo condiviso…”
La voce non è arrabbiata, piuttosto triste e rassegnata. Forse se lo aspettava?
Forse ce lo aspettavamo tutti.
“E io che farò? Non sentirò più le voci e i litigi delle bambine, non raccoglierò più le loro conchiglie… Sai, ancora ne trovo in giro!”
“Bambine... aspetta: una è laureata, l’altra è all'università: sono anni che non andiamo tutti insieme in vacanza…”
M’interrompe di nuovo:
“Non sentirò più i piedini di Andrea che saltano sui materassi…”
“Piedini… ormai è più alto di me, ha un 46 abbondante: ancora uno o due anni poi anche lui non verrà più con noi…”
“E quindi che farai? Andrò con qualcuno che mi metterà in montagna, magari con il casottino di legno e i nani da giardino davanti? Niente più viaggi, niente più paesi nuovi…”
“Hai ragione: di strada ne abbiamo fatta insieme e forse meriti di riposarti un poco… per noi sei diventata non vecchia, non superata, anzi: non ho mai trovato un’altra che mi piacesse come te.
Però sei grande e noi siamo ormai in tre (hai ragione: quattro con te) e a breve rimarremo in due (sì, lo so: 3 con te!) e, per le vacanze che abbiamo in mente, ci servirebbe qualcosa di più spigliato, più leggero…”
“Più giovane…” mormora mestamente.
“Più giovane non so… forse. Sicuramente più piccolo. Forse addirittura un…”
esito a dire quella parola che sempre in noi ha suscitato raccapriccio
“…forse addirittura un… camper!”
Si ammutolisce. Non dice più nulla.
Continuo:
“Ma tu resterai sempre nei nostri cuori e nei ricordi dei nostri figli: sempre, quando andranno in vacanza, quando prenderanno una tenda, un camper, una roulotte o qualunque cosa, il ricordo andrà a te e ai momenti belli che hanno vissuto con te. Ma non temere, perché nel frattempo noi godremo ancora di te e del tuo conforto e, per il futuro… chissà!”