Una vacanza ed ancor di più un viaggio pur con le adeguate precauzioni personali ma in assenza di efficaci presidi sanitari (medicinali/vaccini) comportano un livello di rischio difficilmente compatibile con la distensione richiesta.
Riconosco che io come Franco possiamo ritenerci in una condizione “privilegiata”, in quanto disponibili di maggiore tempo libero, come del resto è vero che il senso di “libertà” dato dal caravaning è di grande utilità “sanitaria” per coloro che non hanno questa opportunità (soprattutto con bambini), tuttavia ritengo che la velocissima capacità infettiva di COVID 19, unita al suo cruento decorso clinico, richieda una seria valutazione del rischio, anche in relazione al luogo di destinazione.