Carissimi,
è con un misto di sentimenti contrastanti che vi scrivo dall'aeroporto di Los Angeles, pronto per imbarcarmi su un one-way che mi riporterà in patria - dopo 3 anni trascorsi in terra Californiana.
Tre anni fantastici, che mi segneranno senza dubbio il resto della vita, ma che, di comune accordo famigliare, abbiamo deciso si terminare.
Vista l'età dei figli, dopo 3 anni il bivio è stato rimanere "per sempre" vs. rientrare subito. Una via di mezzo (altri 3-5 anni) per molti motivi non avrebbe funzionato.
E' stata una esperienza stupenda per tutta la famiglia. Ho imparato a conoscere dall'interno la cultura e la organizzazione americana, apprezzarne i lati positivi e vivere in modo critico quelli negativi / discutibili. Ho imparato a vivere quasi costantemente fuori dalla "comfort zone", quando tutto è di fatto nuovo e mai visto. Parlo della burocrazia, della sanità, della motorizzazione civile, ecc....
Ho imparato ad apprezzare cose che in Italia diamo per scontato o addirittura critichiamo.
Mi porto a casa un bagaglio culturale notevole, un miglioramento dell'inglese, ed ho "donato" ai miei figli la possibilità di essere bilingue - di fatto ad oggi parlano meglio inglese che italiano, e li ho per ora iscritti ad una scuola inglese in Italia.
Sarò felice di raccontare i dettagli, gli aneddoti ma anche i pensieri più profondi sotto ad un tendalino e mi riprometto nel 2020 di riuscire a partecipare ad un raduno!
Ovviamente il 2020 porta con se una serie di novità, più o meno importanti.... trattrici nuove (una è già arrivata, avevo seminato un indizio per i più attenti) che vi presenterò a tempo debito, un lavoro nuovo, mia moglie dovrà re-inventarsi di nuovo nell'ambito lavorativi, ecc....
Stay tuned!
Un abbraccio con qualche lacrimuccia....