Originariamente Scritto da
Il cigno di Utrecht
Eccomi qui a raccontare il mio primo viaggio serio con la roulotte.
Questo però non vuole essere un resoconto del viaggio, con indicazione dell’ora di partenza, di quella d’arrivo, delle tappe, delle gite ecc.; è più un insieme di impressioni ed emozioni vissute alla guida, nel preparare la roulotte, il materiale, le provviste.
Quest’anno sono di fatto ritornato al campeggio vero; ho praticamente fatto sempre le vacanza in case o residences, e solo negli ultimi due anni ho frequentato campeggi (due anni fa in appartamento, l’anno scorso in casa mobile).
Da piccolo le vacanze estive con i miei erano rigorosamente, anche per questioni di costi, in tenda.
Ricordo mio padre che caricava l’auto, montava il portapacchi, e poi agganciava il carrello appendice; una tirata fatta di notte e al mattino si arrivava davanti al campeggio. La preparazione dell’auto e il viaggio sono due cose che non scorderò mai, e che mi sono rimaste dentro come parte della vacanza anche oggi che ho superato i 40 e ho due figli.
Aiutavo mio padre con i bagagli, e poi c’era il check luci del carrello. Il check lo facevo io, avevo il permesso di far fare mezzo giro di chiave e di accendere luci e schiacciare pedali. Pensavo che mio padre fosse un figo a guidare tutta notte un trenino così.
Queste sensazioni le ho rivissute con mio figlio che mi guardava ammirato preparare la roulotte e agganciarla all’auto;
la roulotte mi fa sentire un figo, guido un trenino che passa i 12 metri (lo so, sono un pirla, ma non ci posso far niente).
Ormai sono abituato alle botte che tirano i camion quando ti sorpassano, ai passaggi ai caselli, alle provinciali strettine; ho dovuto perfino fare un’inversione a U, sbattendo la roulotte sul marciapiede fino alle ruote per girarmi (che figo ….
).
Sono tornato alla libertà di stare mezzo nudo tutto il giorno, di grigliare (a gas ….) quando ne ho voglia, di decidere quando arrivare e quando partire, di piazzarmi a mezzo metro dalla spiaggia o lontano dal casino dell’animazione; il tutto sicuramente più comodamente rispetto alla tenda.
Ora che le ferie sono finite non vedo l’ora di riagganciare per un week-end, mi manca la mia casetta.
Spero di non avervi annoiato; magari c’è qualcuno del forum che è ancora sdraiato sotto l’ombrellone o seduto sotto il tendalino, a cui posso aver ricordato che la scelta fatta è stata giusta.
Qualcun altro sarà sicuramente in ufficio o in fabbrica; forza che tra poco si riaggancia !!