Quest’anno la meta delle vacanze estive è stata la Sicilia, erano anni che ci pensavamo ma poi per una ragione o l’altra è stato un viaggio sempre rinviato. Il 2017 coincide con il nostro 25° anniversario di matrimonio e quindi ci siamo regalati una vacanza soli soletti, senza figli al seguito. Per l’andata abbiamo scelto la nave sulla tratta Civitavecchia – Termini Imerese seguendo il consiglio di Santo - siciliano doc - (il biglietto è stato acquistato last-minute ad un prezzo strepitoso considerato il treno €292!). Il viaggio è stato tranquillo e siamo sbarcati sull’isola alle 11.30 di giovedì 10 agosto, subito ci siamo diretti verso l’agricampeggio Scopello; durante il tragitto abbiamo scoperto che l’autostrada improvvisamente diventa una via di Palermo, cosicché abbiamo avuto il primo impatto con il famoso “traffico” di benignana memoria. Passata indenni Palermo arriviamo a Scopello, l’agricampeggio di trova su una collina quasi a ridosso dell’omonimo paese e lo consiglio sia per il panorama che per la qualità dei servizi e la gentilezza dei proprietari. Appena messi giù i piedini siamo andati in cerca di una spiaggia ed in zona ce ne sono parecchie con poca sabbia e tanti scogli, mare stupendo! Il secondo giorno è dedicato alle visite culturali e ci spostiamo prima nell’area archeologica di Segesta, dove ammiriamo il grande tempio ed il teatro perfettamente conservati, poi ci rechiamo a Erice, bellissima cittadina con un panorama mozzafiato sul territorio circostante. Per pranzo scegliamo il famoso cous cous di pesce e non rimaniamo delusi. La giornata finisce sulla spiaggia di San Vito lo Capo, affollatissima, ma anche in questo caso mare meraviglioso. Gironzolando per il paese notiamo anche dei campeggi, per la verità un po’ striminziti e molto affollati. Il terzo giorno è dedicato alla visita dell’area archeologica di Selinunte, anche in questo caso non si può non rimanere rapiti dalla bellezza del luogo e dei reperti storici: il grande tempio e l’acropoli fanno entrare improvvisamente in un’altra epoca. Selinunte merita di sicuro una visita e secondo alcuni è ancora più affascinante della valle dei templi di Agrigento! Considerazione personale è sorprendente rilassarsi nella vicina spiaggia con alle spalle i resti dell’acropoli greca, in quanti paesi si riesce ad abbinare con questa armonia il turismo d’arte a quello festaiolo delle spiagge? Credo in nessuno al mondo! E questo mi amareggia pensando che paesi come la Francia e la Spagna hanno quasi il doppio dei turisti stranieri rispetto all’Italia! Comunque nel pomeriggio si aggancia per dirigersi verso Punta Braccetto al campeggio Luminoso, in pratica dall’altra parte dell’isola, il viaggio è lungo, però permette di vedere la famosa valle dei Templi e la campagna siciliana per lunghi tratti intensamente coltivata a vigneto e uliveto e per altri pietrosa e arida. Una breve considerazione durante questo viaggio abbiamo notato una maggiore cura nelle coltivazioni in campagna che nell’arredo urbano, spesso e volentieri abbastanza caotico e disordinato; mi riferisco soprattutto a quanto visto nell’attraversamento di Palermo e di Gela. Comunque verso sera arriviamo al camping Luminoso, dove il lunedì successivo veniamo raggiunti da Maurizio-Andrega e Antonio-DAC4 con le rispettive signore. Passiamo dei bei giorni con i nostri amici, alternando i bagni nello splendido mare prospiciente il campeggio a gite culturali nei maggiori centri della zona: Noto, Modica, Ragusa, Scicli, Piazza Armerina e Caltagirone, la città della ceramica. Tutte località che meritano una visita, però mi ha impressionato la villa romana del Casale vicino a Piazza Armerina con i mosaici e gli affreschi in alcune zone perfettamente conservati! Sabato 19 arriva il momento dei saluti con i nostri compagni di viaggio e ci dirigiamo verso l’ultima tappa, il camping Paradise a Letojanni, in posizione strategica per vedere Taormina e l’Etna. Sabato sera è dedicata alla visita a Taormina, piena, direi stracolma di turisti, sicuramente da rivedere in altro periodo dell’anno. La domenica siamo andati sull’Etna, cioè siamo arrivati al rifugio Sapienza e poi abbiamo visitato alcuni crateri secondari, il posto è comunque magnifico e va visitato senza se e senza ma. Domenica mattina salutiamo la trinacria e ci imbarchiamo per il continente. Le operazioni di imbarco a Messina sono assai rapide e grazie all’entrata Telepass in 40 minuti siamo sul traghetto e dopo circa 25 minuti circa sbarchiamo a Reggio Calabria. Non ci resta che affrontare la mitica Salerno - Reggio Calabria per raggiungere Roma dove vogliamo fare una breve tappa. L’autostrada è scorrevole e raggiungiamo la capitale all’imbrunire; siamo stanchi ma ci concediamo una cena a Roma al ristorante Biondo Tevere già testato in precedenti occasioni. Per passare la notte abbiamo scelto l’area sosta Miralago vicina all’uscita autostradale. Il giorno dopo riagganciamo e nel pomeriggio rientriamo a Paese. Considerazioni finali: la Sicilia per chi abita nel nord Italia è sicuramente lontana ma merita il viaggio, consiglio di usufruire del passaggio in nave per alleviare la stanchezza del viaggio, per il resto siti archeologici, bellezze naturali, clima e prelibatezze gastronomiche, la rendono unica nel mediterraneo e meta ideale per il viaggio in caravan. I campeggi che ci hanno ospitato meritano il massimo dei voti per ambiente, pulizia e gentilezza dei gestori. Ho conosciuto un popolo orgoglioso del proprio passato ma pronto a scommettere sul futuro, se avete problemi non abbiate paura a chiedere aiuto e vi sarà dato immediatamente. Non abbiamo visto tutto, perché come ha detto un saggio in Sicilia devi andare tre volte! Pertanto alla prossima