Ciao. Spero che molti di voi siano ancora in vacanza. Io sono tornato (anche sul forum.....).
Quest'anno mega traversata in Croazia . Destinazione Camping Umag. Voi direte: "Embè? Io consulto il forum solo per discettare sulla disposizione della dinette o sugli adesivi dei limiti di velocità. Chemeneimporta di dove sei stato?".
Ma so che, sotto sotto, chi un po' mi conosce, sa che dietro a questa asettica dichiarazione iniziale si nasconde un'altra avventura gallottesca!
I Capitolo.
L'alternatore
Ebbene, era tutto pronto. La traversata del Regno di Savoia, del Ducato di Parma, del Lombardo Veneto fino al limite dell'Impero Ottomano era superorganizzata. Prenotata la piazzola tre mesi prima. Consultati forum (anche questo ovviamente), blog, articoli di giornale, bollettini autostradali, files di wikileaks per informarsi sulle trappole per turisti che si potevano catapultare a tradimento sulla mia testa. Tra queste scovavo la genialata della "vignetta" slovena, l'autostrada più cara dell'universo che per 30 euro ti concede di fare un totale di 12 km.
Con tripadvisor avevo puntato tre locande in zona campeggio, valutato le opportunità di visita nelle città vicine consultando migliaia di pagine web, parametrato il consumo di gasolio al calcolo dei distributori più convenienti lungo la tratta, insomma....tutto tipico della sindrome ossessivo compulsiva.
Il giorno prima, come usuale, il caravanista gallottino va in processione al rimessaggio portando valigie da mezzo quintale (quest'anno ho portato mia madre, ma non era nella valigia....), sistemando lenzuola, libri per bambini, dvd, piatti ecc. in ogni scomparto. Alla fine della classica sauna con il sole a picco sul rimessaggio, inginocchiato dinanzi al ruotino invoco la buona stella degli Dei del Thetford e del grande Cramer, che veglino per tutta la durata della vacanza evitandomi crisi isteriche.
Bene. Esco dal rimessaggio. E proprio in quel momento.....ohibò. Una lucina rossa sul cruscotto della vettura. Una lucina che raramente si vede...quella della batteria. La macchina era in moto e quindi le soluzioni erano due: o l'alternatore sta morendo o la lucina è uno scherzo della natura, un contatto, una bagatella, insomma una ca....ata.
Dopo 500 metri mi devo ricredere sulla seconda ipotesi e malgrado i 35 gradi esterni (ed i 40 interni alla vettura) scende su di me una goccia gelida di sudore sulla tempia. Magicamente la spia dell'acqua va a fondo scala e la radio (sintonizzata su una allegra canzone pop: I will survive di Gloria Gaynor) decede .
Sono a due chilometri dal mio meccanico di fiducia. Mi dirigo decisamente in officina. Intanto lo chiamo. Sarà perchè è il 19 luglio, sarà perchè è sabato, sarà perchè sono le 12 di un bel we estivo ma lui non risponde. Arrivo in officina, spengo la macchina e chiedo all'unico meccanico della officina:"Scusi, c'è Salvatore?". E lui:"E chi è Salvatore?". Cominciamo bene. "Salvatore" rispondo io, "il meccanico che lavorerebbe qua". "Ah, Salvatore, no non c'è". Mi verrebbe voglia di prendere un pistone e darglielo sul quel bel musetto. "Comunque stiamo chiudendo". La voglia aumenta. Io tiro fuori una gentilezza ed una creanza che mi sorprende:"Perchè sa, io ho la lucina rossa della batteria accesa e devo partire domani notte per la Croazia". Lo sguardo del meccanico fa trasparire la sua partecipazione profonda come la ferita che vorrei infliggergli. "Sarà l'alternatore, ma ora troverà tutto chiuso. Fino a Lunedì non si può fare niente. Inoltre il pezzo di ricambio potrebbe arrivare solo tra diversi giorni".
Inutile insistere. Perchè finire in cella di isolamento per lesioni personali gravissime con l'aggravante dei futili motivi (che per me sarebbero invece poderose attenuanti) quando posso (forse) trovare una soluzione?