• Ricostruzione pavimento dinette

    RICOSTRUZIONE PAVIMENTO E DINETTE
    Lo scoppio di un pneumatico della caravan in autostrada, a velocita` relativamente sostenute, puo` causare danni anche piuttosto significativi alla caravan stessa, oltre al



    rischio di incidente per la motrice. Nel mio caso le strisce di gomma rinforzata prodotte dallo scoppio hanno lavorato cone seghe circolari distruggendo il passaruota in plastica, parte del pavimento, due dei tre divani della dinette, masticando l’angolo di un cuscino del divano stesso, sfondando il mobiletto tra dinette e letto e strappando tutti i cablaggi che correvano sotto i divani.
    Questa guida ha lo scopo di illustrare a chi dovesse avere la mia stessa sfortuna come si puo` procedere alla riparazione o comunque dare qualche idea. Passato lo sconforto iniziale ho valutato se fosse il caso di ri-incollare in sede il pezzo di pavimento divelto, ancora disponibile, e rinforzare con piastre di alluminio o sostituire con legno nuovo. Vista la ormai scarsa corrispondenza del pezzo con il buco dovuta alla mancanza di molte piccole parti, ho optato per il legno nuovo. Ho tagliato il pavimento per ottenere un rettangolo regolare, circa 25 cm X 60 cm dietro il vano ruota ed uno di circa 10 cm X 15 cm davanti, avendo cura di lasciare intatto un listello di legno che corre lungo il bordo inferiore della lamiera della parete, da utilizzare come ancoraggio per la “toppa”.
    Mi sono quindi procurato dei pezzi di alluminio mandorlato poco piu` grandi dei buchi prodotti, due per parte. Siccome la parte da rinforzare si trovava sopra il telaio, per posizionare le piastre esterne ho dovuto delicatamente sollevare il pavimento con un crick e martellare l’alluminio in posizione. Ho sigillato dall’interno lo spazio tra alluminio e pavimento ed il taglio aperto del pavimento stesso con del Sikaflex.
    Ho quindi posizionato il legno da 4 cm sagomato a misura, sigillato ancora e coperto con altre piastre di alluminio all’interno. Ho rimesso i bulloni gia` presenti tra telaio e pavimento e ne ho aggiunti diversi altri facendo presa anche sulla parte “sana” del pavimento e sul listello laterale. Arrivato il passaruota, e` stato necessario rifilare appena le riparazione anteriore per metterlo in sede. A causa dello spessore delle piastre, il passaruota rimane leggermente piu` basso di qualche millimetro. Questo non costituisce un problema, se non il fatto che le viti laterali che lo tengono contro la parete (quelle che si mettono dal piccolo parafango bianco sulla parete esterna) ora fanno presa sul passaruota solo in cima e non su tutto l’arco. Anche il passaruota e` stato abbontantemente sigillato sul bordo inferiore (fissato al pavimento anche con viti) e sul bordo a parete. Altro Sikaflex nello spazio interno tra passaruota e pavimento e crepi l’avarizia. Incollato il rivestimento interno di polistirolo, spruzzato il fondo con abbondante antirombo per sigillare il tutto e questa fase e` terminata.
    Riguardando le foto scattate subito dopo l’incidente e con decine di puntate di C.S.I. alle spalle, ho ricostruito la posizione dei vari supporti del divano, in alcuni casi riutilizzando legni originali quando intatti, in altri tagliando legno nuovo. A tutt’oggi rimane un mistero solo una tavoletta rettangolare che avanza (?). Le sedute dei divani sono state sostituite da multistrato da 9 mm anziche` 7 mm come in origine, troppo cedevole sotto i miei 102 kg (chissa` perche`!).
    Il bordo di legno rivestito in stoffa e` stato staccato dalle sedute rotte e ri-inchiodato su quelle nuove. Il mobiletto sfondato l’ho rivestito internamente ed esternamente con del compensato da 4 mm, dovendo poi risagomare leggermente i ripiani interni per far spazio alla toppa. All’interno dello stesso mobiletto ho dovuto sostituire e ricablare la presa di corrente, fondamentale per alimentare Tv e decoder. Intanto un tappezziere ha provveduto a ricostruire l’angolo masticato e foderare con una stoffa di colore “compatibile”.
    Passiamo ora all’impianto elettrico.
    I cavi strappati erano quattro: uno dell’antenna satellitare, prontamente ripristinato, e tre elettrici. Il primo era evidentemente la 230V che dalla presa di corrente di cui vi ho parlato andava, attraverso la dinette e l’armadietto guardaroba, alle prese ed alle luci del letto a castello. Nessun problema particolare se non la posizione di lavoro a dir poco scomoda e stretta, dovendo lavorare infilato in un armadietto di 30 cm per ricollegarlo alla scatola di derivazione. Il secondo, una piattina bianca di sezione molto piccola, e` per la luce di posizione laterale, da collegare con capicorda tipo faston. Il terzo era un cavo nero a due fili che dopo lo scoppio usciva all’esterno attraverso la voragine prodottasi e si stendeva sull’asfalto sino al fascione posteriore, ergo ero convinto fosse per le luci di posizione posteriori, le uniche a non funzionare. Ho quindi cercato e trovato un cassacavo in coda, sotto il letto a castello, forato il guardaroba per far passare il cavo e aperto il termoformato di coda, salvo poi scoprire, al tester, che trattavasi del cavo 12Vche alimenta le luci soffuse sulla dinette e che le luci di posizione non funzionavano a causa del fusibile dell’auto bruciato. Ok, nessuno e` perfetto.
    Risfilato il cavo dal guardaroba, l’ho fatto salire insieme alla 230V dei faretti della dinette e collegato. Ho quindi collegato la rula all’auto e testato il buon funzionamento di tutte le luci. I costi della riparazione sono stati piuttosto contenuti: 30€ per il passaruota e la presa di corrente originali, 50€ per il tappezziere, 60€ per il legno della dinette (ma ne e` avanzato), circa altri 30€ per cavi e minuteria varia. Il legno da 4 cm per il pavimento, il sigillante, l’alluminio mandorlato e un po’ di bulloneria e` stata “rimediata”. La lavorazione ha richiesto circa un mese, compresi alcuni giorni di attesa per il passaruota, lavorando nella pausa pranzo ed il pomeriggio, a volte fino oltre il tramonto (che eroe!!). Mi auguro che nessuno di voi debba aver bisogno di questa modesta guida ma, nel caso, spero vi sia utile. Grazie per l’attenzione.
    Fabri+Sally

    Link file PDF