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fraspa
25-04-2015, 08:29
Dal balcone di casa mia, in memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per un'Italia migliore.

19329

biolet
25-04-2015, 08:34
Onore e riconoscenza!

ivancola
25-04-2015, 09:26
alere flammam

rcorra68
25-04-2015, 09:28
Dal balcone di casa mia, in memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per un'Italia migliore.

19329

:thumbup:

michele64
25-04-2015, 10:30
Buona Liberazione a tutti!!!

Tito
25-04-2015, 10:46
Dal balcone di casa mia, in memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per un'Italia migliore.

19329

:thumbup:

kap
25-04-2015, 10:48
Buon 25 Aprile [emoji106][emoji106]

topisanto
25-04-2015, 11:13
Buona Liberazione a tutti

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Emilio
25-04-2015, 12:07
Buon 25 aprile !!! :thumbup:

lonewolf72
25-04-2015, 13:44
Boh...pur rispettando il vostro pensiero, per me il 25 aprile è solo un' uscita sfumata a causa maltempo

mito
25-04-2015, 13:58
Buon 25 aprile !!!

maginis
25-04-2015, 15:00
Onore e riconoscenza!

:thumbup:

Capitano
25-04-2015, 15:05
Buon 25. aprile da parte nostra!


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Valter
25-04-2015, 17:36
E sempre grazie al sacrificio di tanti!

Morenarugby
25-04-2015, 18:10
Buon 25. aprile da parte nostra!


Gesendet von meinem Nokia Lumia mit Tapatalk!


Grazie

Morenarugby
25-04-2015, 18:16
E sempre grazie al sacrificio di tanti!

Concordo, mai dimenticare

michele64
25-04-2015, 20:46
Che il 25 sia nei nostri cuori e nella nostra mente.
Che ogni oppressore sia sconfitto e che ogni oppresso abbia la forza di ribellarsi.

andrega
25-04-2015, 21:46
70 anni di libertà!!! Buon 25 aprile a tutti!!!


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scf
25-04-2015, 21:57
anche se da noi il 25 aprile era una giornata come tante altre in quanto i "todescs" (tedeschi) se ne andarono circa 15/20 giorni dopo, spero che il sacrificio di tanti fratelli sia valso a qualcosa e che, soprattutto, i giovani di oggi si appassionino di più alla nostra storia degli ultimi 100 anni. ci sono tanti che non sanno nulla e il dimenticare è la peggior medicina per ammalarsi di nuovo di guerre. la storia insegna, disse qualcuno. si è vero ma bisogna conoscerla.
mandi
stefano

lonewolf72
25-04-2015, 22:28
Certamente, a patto che la storia sia "la Storia" e non una sua interpretazione di parte, qualunque essa sia. ..

Creps
25-04-2015, 22:33
Certamente, a patto che la storia sia "la Storia" e non una sua interpretazione di parte, qualunque essa sia. ..
Quoto

Emilio
26-04-2015, 01:47
Certamente, a patto che la storia sia "la Storia" e non una sua interpretazione di parte, qualunque essa sia. ..

E' vero, spesso la storia la scrivono i vincitori, quindi io mi affido alle parole di mio nonno, operaio metalmeccanico in una ditta aeronautica. Troppo giovane per la I e troppo vecchio per la II guerra mondiale, troppo impegnato a lavorare per impegnarsi politicamente, ebbe il "vantaggio" di guardare le due guerre, ( ed il ventennio fascista), da un punto di vista diverso da quello dei combattenti, (di qualsiasi fazione), e mi disse che seppure ci furono molte vendette private perpretate dai "rossi" dopo il 25 Aprile, anche a danno di innocenti, la Festa della Liberazione è comunque un monito contro qualsiasi dittatura e che molta gente morì per permettere a te e a me di poter avere e scrivere opinioni differenti senza per questo doversi aspettare una visita dal prepotente di turno con una bottiglia di olio di ricino...

francesco pietro
26-04-2015, 06:40
Buongiorno a tutti. Ieri ho cercato di ripercorre con mio padre di 92 anni, i giorni del 25 aprile 1945, ma non mi ha parlato di vinti o vincitori e nemmeno di festeggiamenti. Solo tanta paura! E se ora abbiamo la possibilità di parlare di festa, e sperare di poter continuare a farlo negli anni a venire, penso sia un dovere morale ricordare chi ha permesso che ciò avvenga. Non mi piace fare della retorica, perchè potrei somigliare ai nostri politici ma non mi và che si offuschi il passato facendolo passare solo come storia. Anche se in ritardo buona festa a tutti. Francesco

fraspa
26-04-2015, 08:53
Ho apprezzato tantissimo l'Augurio del Capitano, un'alta lezione di civiltà.
Mi capiterà il prossimo mese di Maggio di testimoniare i miei ricordi di bambino, alla scolaresca del mio nipotino Flavio della medesima età: cioè come ho vissuto da bambino quei giorni; avevo 7 anni come loro nel 1945.
Ho ricordi lucidissimi di quel tempo, eravamo sfollati immediatamente dopo il primo bombardamento della nostra cittadina, tutti i piccoli amici scompaginati di quà e di là; gli zii sparsi in Africa e in Europa prigionieri, come mio papà in Libia prigioniero degli inglesi seppur civile; vissi con i nonni mitragliamenti, aerei precipitati, partigiani morti, ho visto la ritirata della Wehrmacht verso il Po. Fui fortunato perchè in campagna da noi non passò il fronte come quì, in Romagna, purtroppo.
E' da un pò che mi rovello per il futuro incontro con i bambini, cosa dire, è certo, ora che dopo l'Augurio del nostro amico darò un'impronta diversa al tema: non siamo più quelli di Allora, non siamo stranieri o estranei e questo è anche un risultato del 25 Aprile.

kap
26-04-2015, 09:21
Un racconto simile l'ho anche da mio padre, 6 anni nel 1944 e 7 nel 1945, trascorsi sull'Appennino modenese.... la Storia ha raccontato cosa successe in molti di quei posti, Marzabotto fu l'apice di molte altre rappresaglie, anche al suo paese.

Poi ci furono le vendette.

Poi mio padre bambino trovò un ordino inesploso.... e pensando che fosse un giocattolo cercò di aprirlo e quello esplose.... da allora sono iniziate cure ad occhi e orecchie.... le schegge sono ancora un po' ovunque e lui è parzialmente sordo.

Per me 25 aprile è il simbolo della liberazione dalla guerra ... liberazione da tutto questo, pur essendo una guerra su cui si possono scrivere Storie diverse. Non esiste "la Storia", se c'è ... la conosce solo Dio.

lonewolf72
26-04-2015, 10:13
Sinceramente mi ritrovo più o meno d'accordo con tutti i vostri interverti, anch'io sono cresciuto tra racconti di sopravvissuti a quegli anni, oltretutto con innumerevoli punti di vista poiché essendo cresciuto in una zona con un alto tasso di immigrazione ho potuto ascoltare i racconti di persone provenienti da diverse parti d' Italia, parenti dei miei amichetti al tempo dell' infanzia, e in ogni racconto mai ha prevalso la posizione del vincitore o del vinto, ma semplicemente un grande senso di amarezza e sconforto segno di un qualcosa risoltosi con grande dolore e poca voglia di parlarne, ma tanta di ripartire...Mi è sempre parso, quindi ,che il grande sentimento di vittoria sia sempre stato appannaggio di pochi e sventolato più per scopi propagandistici che per verità storica. Vedi, Sergio, "La Storia" esiste eccome e se solo Dio la conosce, forse è perché da parte di tanti uomini c'è la volontà di insabbiare i fatti scomodi....un piccolo passo ad esempio sarebbe quello di smetterla di parlare di II guerra mondiale per l' Italia, ma chiamarla per quello che fu, cioè una guerra civile. ..dettagli? Non credo. ..

Tito
26-04-2015, 10:19
Nel 45 avevo cinque anni, ed ero orfano di padre da un anno
Ma ancora non capivo
E' stato dopo, che mia madre mi raccontò ....

c.cinque
26-04-2015, 10:38
Sinceramente mi ritrovo più o meno d'accordo con tutti i vostri interverti, anch'io sono cresciuto tra racconti di sopravvissuti a quegli anni, oltretutto con innumerevoli punti di vista poiché essendo cresciuto in una zona con un alto tasso di immigrazione ho potuto ascoltare i racconti di persone provenienti da diverse parti d' Italia, parenti dei miei amichetti al tempo dell' infanzia, e in ogni racconto mai ha prevalso la posizione del vincitore o del vinto, ma semplicemente un grande senso di amarezza e sconforto segno di un qualcosa risoltosi con grande dolore e poca voglia di parlarne, ma tanta di ripartire...Mi è sempre parso, quindi ,che il grande sentimento di vittoria sia sempre stato appannaggio di pochi e sventolato più per scopi propagandistici che per verità storica. Vedi, Sergio, "La Storia" esiste eccome e se solo Dio la conosce, forse è perché da parte di tanti uomini c'è la volontà di insabbiare i fatti scomodi....un piccolo passo ad esempio sarebbe quello di smetterla di parlare di II guerra mondiale per l' Italia, ma chiamarla per quello che fu, cioè una guerra civile. ..dettagli? Non credo. ..

Condivido ! semplicemente una guerra civile portata ad eliminare fisicamente , ma se ora siamo liberi e viviamo in democrazia , mi chiedo perché non divulgare la storia per quello che è stata ! perché non portare testimonianze diverse !
vorrei capire perché mia figlia e tutti i vostri figli non hanno il diritto di sapere cosa realmente è accaduto !

rolling
26-04-2015, 11:37
Il periodo di pace e prosperità che stiamo vivendo dalla fine della guerra mondiale è una fortuna straordinaria che dobbiamo ringraziare e venerare non una volta all'anno, ma ogni giorno. Forse però non è tanto corretto chiamarla "liberazione"; le forze che portano a comportarsi in maniera tanto stupida e a compiere tante e tali atrocità, restano perché sono parte della natura umana. La storia andrebbe insegnata meglio nell'intento di sviluppare il senso critico e l'intelligenza, perché diffidare delle sempre nuove sirene che attirano verso il baratro non è questione di schierarsi da una parte o dall'altra.

kap
26-04-2015, 11:50
Cosa "realmente" è accaduto... mah... io so quello che ho sentito da chi c'era. Io so che da quella guerra civile è nata una nazione migliore. Io so che oggi Capitano ci dice: buon 25 aprile.

C5, se tu hai La Verità in tasca... beato te.

Tito
26-04-2015, 12:11
......... di smetterla di parlare di II guerra mondiale per l' Italia, ma chiamarla per quello che fu, cioè una guerra civile.

Io c'ero ma ero un infante, storico non lo sono, ma una domanda me la pongo: se guerra civile era, che ci stavano a fare gli eserciti stranieri in Italia?

c.cinque
26-04-2015, 12:39
Cosa "realmente" è accaduto... mah... io so quello che ho sentito da chi c'era. Io so che da quella guerra civile è nata una nazione migliore. Io so che oggi Capitano ci dice: buon 25 aprile.

C5, se tu hai La Verità in tasca... beato te.

Buona domenica Kap !

rolling
26-04-2015, 14:08
Io c'ero ma ero un infante, storico non lo sono, ma una domanda me la pongo: se guerra civile era, che ci stavano a fare gli eserciti stranieri in Italia?
"Guerra civile" può essere un'interpretazione interessante ma per me un po' forzata, comunque è abbastanza vero - per quanto ne so - che l'Italia è rimasta più al margine del conflitto rispetto a quasi tutti gli altri paesi europei. C'erano i tedeschi, ma quelli erano "alleati" : Rolleyes : e sono diventati nemici (e spietati, come sappiamo: fosse Ardeatine, Marzabotto, Cefalonia, ...) solo dopo l'armistizio (settembre '43). Dopo c'è stato lo sbarco degli alleati, con tutte le sanguinose battaglie connesse (Anzio, Cassino, ecc.) ma erano battaglie di alleati contro tedeschi, anche se spesso ne faceva le spese la popolazione civile italiana.

lonewolf72
26-04-2015, 17:48
Boh...una guerra in cui opposte fazioni di uno stesso popolo combattono per la supremazia all'interno di un territorio Nazionale è per definizione una guerra civile. ..gli stranieri coinvolti nel conflitto sarebbero dovuti essere semplicemente di supporto, anche se poi si rivelarono di comando...solo che da un lato vennero chiamati occupanti o invasori, dall'altro alleati o liberatori. ..una visione relativa della cosa ne cambia completamente il significato, che invece nella storia, a mio parere dovrebbe essere il più obiettivo possibile...e dico tutto questo senza nessun intento polemico...si parla tanto di politically correct ma la strada è ancora lunga

Emilio
26-04-2015, 18:19
Boh...una guerra in cui opposte fazioni di uno stesso popolo combattono per la supremazia all'interno di un territorio Nazionale è per definizione una guerra civile. ..gli stranieri coinvolti nel conflitto sarebbero dovuti essere semplicemente di supporto, anche se poi si rivelarono di comando...solo che da un lato vennero chiamati occupanti o invasori, dall'altro alleati o liberatori. ..una visione relativa della cosa ne cambia completamente il significato, che invece nella storia, a mio parere dovrebbe essere il più obiettivo possibile...e dico tutto questo senza nessun intento polemico...si parla tanto di politically correct ma la strada è ancora lunga

Non ho capito, ma paragoni l'esercito, (e la politica), tedesco con quello americano???? Furono i Tedeschi i primi a invadere la Polonia...

lonewolf72
26-04-2015, 18:39
No, io non paragono niente, quello che ho fatto è appunto un esempio di visione "di parte" ...giustamente tu hai risposto con una realtà storica non interpretabile a seconda dei punti di vista...la Germania invase la Polonia. ..chiaro, semplice e pulito...non ci si può girare intorno e non ci si possono trovare "verità parallele", il tutto dettato dalla chiarezza dell' accaduto. ..nessuno mai si sognerebbe di dire che fu la Polonia a provocare la Germania in modo da provocarne la reazione

maxposa
26-04-2015, 18:45
Maahh, io sò che dalla liberazione è scaturita una democrazia, dove ognuno è libero di esprimere le proprie idee, prima era una dittatura. Ci si può girare attorno quanto vogliamo, ma questo è il risultato ;-)

lonewolf72
26-04-2015, 19:24
Indubbiamente prima si era in dittatura, oggi si è in democrazia? Sinceramente il mio concetto di democrazia va un pochino oltre all' innegabile diritto della libertà di espressione

ivancola
26-04-2015, 19:50
Non per ergermi a professore ma sarebbe opportuno ricordare come l'Italia è arrivata al 25 aprile.
Nel giugno del 1940 l'Italia sottomessa la regime fascista, fino ad allora neutrale, decise di entrare in guerra a fianco del suo alleato per potersi sedere "al tavolo della pace mettendo in bilancio un pugno di morti". Le cose come dimostra la storia sono andate in modo completamente diverso. Dopo una serie di disastri militari, causati essenzialmente dall'impreparazione tecnica e militare delle nostre forze armate ed alla mancanza di risorse sia di materie prime che strutturali, il 24 luglio 1943 Mussolini fu messo in minoranza dal suo direttivo. questo ha portato al famoso 8 settembre 1943 giorno dell'armistizio che vide il Re ed il suo governo Badoglio abbandonare Roma e rifugiarsi a Bari, già occupata delle forze alleate che erano sbarcate prima in Sicilia e poi a Salerno (9 settembre 1943). L'Italia a nord della linea Gustav fu lasciata senza ordini e senza direttive a difendersi dai Tedeschi, i quali, avendo subodorato l''uscita dell'Italia dalla guerra, mise in atto il Piano Achse che prevedeva l'occupazione militare strategica dei luoghi di comando italiani, il disarmo delle forze armate e la loro prigionia se non disponibili a continuare a combattere a fianco a loro. In quella baraonda l'Italia si divise in due chi ritenne di darsi alla macchia e combattere i tedeschi ed fascisti e chi invece per un discorso di onore e/o di convenienza o di paura decise di unirsi ai tedeschi ed ai redivivi fascisti che andavano formando la repubblica di salò grazie anche alla liberazione di Mussolini dalla prigionia a Campo Imperatore (Gran Sasso) da parte dei tedeschi con una temeraria operazione militare portata a termine dalle SS di Otto Skorzeny. A quel punto l'Italia era divisa in due. La guerra partigiana era fondamentalmente diretta ai tedeschi ed ai fascisti che li spalleggiavano. Non è mai stato in dubbio che il comando strategico delle forze armate dell'Asse in Italia fosse nelle mani dei tedeschi anche perché Mussolini, se pur liberato, era nelle Mani di Hitler che lo usava come un burattino. Ciò lo si rileva dalla lettura dei Diari di Albert Speer, L'Architetto di Hitler e Ministro dell'Industria del Reich. Per cui la Guerra in Italia non è stata solo civile ma una guerra di Liberazione dall'Occupazione straniera supportata da Italiani e per questo ha visto eventi fratricidi, vendette omicidi e quant'altro. L'esito di quei giorni ha portato all democrazia in Italia. E' bene ricordare che le bande partigiane erano governate dal CLN Comitato di Liberazione Nazionale che al di sopra della linea Gustav prima e Gotica dopo prese il nome di CLN A.I. Alta Italia. Di questo comitato facevano parte tutti i partiti dell'arco costituzionale Democristiani, Repubblicani, Liberali, Partito d'azione, Socialisti, Comunisti e anche i cosiddetti Garibaldini di ispirazione socialista. La fucilazione di Mussolini avvenuta a Dongo fu ad opera del Comandante Valerio delle brigate garibaldi su ordine di tutto il CLNAI. Nel caos della fine della guerra alcuni hanno dato sfogo a vendette e rivalse che sono sfociate sia in eventi penalmente rilevanti che in eventi moralmente discutibili e questo è indubbio. Resta indubitabile il contributo dei partigiani alla rinascita della nostra nazione in chiave democratica e non dobbiamo mai dimenticare che quello che oggi ci consente di avere un forum che ci permette di dialogare di questi temi senza tema che qualcuno possa venire nel cuore della notte a portarci via e a farci sparire nel nulla lo dobbiamo al coraggio e alla determinazione di quei giovani che misero in gioco le loro vite.

biolet
26-04-2015, 20:06
Grazie per la ricostruzione storica, a volte è cosa buona fare un bel ripasso.:thumbup:

lonewolf72
26-04-2015, 20:12
Ottima analisi dei fatti, almeno per quanto ci è consentito conoscere dai documenti ufficiali del tempo che si possono consultare. ..unico appunto, mio personale ma penso condivisibile anche da altri, i Savoia e Badoglio siglarono l'armistizio nel più totale disinteresse del Popolo Italiano, consegnandolo di fatto nelle mani dei Tedeschi e lasciandolo nel caos, sottoposto a severa legge marziale. Ottima inoltre la tua precisazione che la Resistenza fu appannaggio di persone di diversa estrazione sociale e politica e non solo di qualcuno che a conflitto finito si appropriò di tutti i meriti dell' accaduto.

fraspa
26-04-2015, 20:17
Oggi, è il 26. Al prossimo anno stessa data il seguito, mi raccomando.

biolet
26-04-2015, 20:29
Alla puntuale ricostruzione di Ivan, aggiungerei giusto per campanilismo il ricordo della " 4 giornate di Napoli" , nelle quali, non militari ma semplici cittadini,, commercianti,artigiani,tassisti, scugnizzi tra il 27 ed il 30 settembre del 1943, combattendo per le strade con armi improvvisate, alzando barriere con mobili e meterassi, liberarono Napoli dall`invasore.

Herbie
27-04-2015, 09:34
Mio padre aveva 15 anni, mi disse che a Roma con lui furono molti a piangere, nel vedere le italiane che si buttavano in braccio agli americani sui carrarmati, mentre i loro mariti fratelli fidanzati avevano dato la vita per un ideale, seppur sbagliato.

Giusta una giornata per il ricordo di tante tragedie, dobbiamo sempre ricordare che l'orrore della guerra esiste ed è dietro l'angolo, per la mia sensibilità vorrei soltanto che si smettesse di chiamarla "Festa" della liberazione. E' la commemorazione di un tragico epilogo, meno male che è finita, e non ricadiamoci più.

Mi sembra fosse il buon Montesano che, interrogato su quali guerre avesse vinto l'italia, disse "vinte nessuna, mi pare ne abbiamo pareggiate un paio" :icon_smile:

Cimone
27-04-2015, 12:10
Perchè non dovremmo chiamarla festa? Prima c'era la guerra, dopo no, iniziarono altri problemi ma almeno uno di non poco conto era risolto.
Io vivo ai margini di quello che è stato definito "triangolo della morte", dove al termine della guerra vi furono vari episodi di violenza criminale che con la resistenza avevano poco a che fare. Molti di questi episodi sono rimasti nell'ombra per sempre, colpevolmente.
E' anche vero che c'era una gran voglia di dimenticare e ripartire, lo stesso sentimento che portò all'amnistia da parte di, nientepopodimeno che, Palmiro Togliatti in veste di ministro di Grazia a Giustizia del governo De Gasperi nel '46.
Per quanto riguarda i limiti della democrazia, in particolare la nostra, consentitemi di riportare una citazione di Winston Churchill:
La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre.
ciao Andrea

lonewolf72
27-04-2015, 13:06
Churchill fu un grande statista, notoriamente ironico e pungente. ..su Togliatti meglio che non mi esprimo. ..

Tito
27-04-2015, 13:32
Churchill fu un grande statista, notoriamente ironico e pungente. ..su Togliatti meglio che non mi esprimo. ..

A proposito di polemiche:
se dici che è meglio che non ti esprima, forse era meglio che manco lo dicevi
Non che sia vietato dirlo e liberissimo di pensarla come vuoi
è solo questione di evitare l'innescare di derive polemiche.

P.S.
Per meglio comprendere che quanto dico è solo relativo all'argomento polemiche
e non per altri motivi: giusto o sbagliato che sia, mai stato di pensiero comunista

lonewolf72
27-04-2015, 15:25
Touche. ..
P.s.lungi da me ogni tipo di polemica volutamente innescata, sinceramente questo post fino ad ora è stato equilibrato e civile e mi sta piacendo molto

Morenarugby
27-04-2015, 15:37
Mio padre aveva 15 anni, mi disse che a Roma con lui furono molti a piangere, nel vedere le italiane che si buttavano in braccio agli americani sui carrarmati, mentre i loro mariti fratelli fidanzati avevano dato la vita per un ideale, seppur sbagliato.

Giusta una giornata per il ricordo di tante tragedie, dobbiamo sempre ricordare che l'orrore della guerra esiste ed è dietro l'angolo, per la mia sensibilità vorrei soltanto che si smettesse di chiamarla "Festa" della liberazione. E' la commemorazione di un tragico epilogo, meno male che è finita, e non ricadiamoci più.

Mi sembra fosse il buon Montesano che, interrogato su quali guerre avesse vinto l'italia, disse "vinte nessuna, mi pare ne abbiamo pareggiate un paio" :icon_smile:


Questa affermazione, riportata, risulta gratuita e non certo elegante.
Personalmente la ritengo fuori luogo nella presente conversazione oltrechè tendenziosa e irrispettosa per un genere.

c.cinque
27-04-2015, 17:45
Perchè non dovremmo chiamarla festa? Prima c'era la guerra, dopo no, iniziarono altri problemi ma almeno uno di non poco conto era risolto.
Io vivo ai margini di quello che è stato definito "triangolo della morte", dove al termine della guerra vi furono vari episodi di violenza criminale che con la resistenza avevano poco a che fare. Molti di questi episodi sono rimasti nell'ombra per sempre, colpevolmente.
E' anche vero che c'era una gran voglia di dimenticare e ripartire, lo stesso sentimento che portò all'amnistia da parte di, nientepopodimeno che, Palmiro Togliatti in veste di ministro di Grazia a Giustizia del governo De Gasperi nel '46.
Per quanto riguarda i limiti della democrazia, in particolare la nostra, consentitemi di riportare una citazione di Winston Churchill:
La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre.
ciao Andrea


festeggiare una liberazione fatta violenza a guerra finita mi sembra alquanto inopportuno , come affermare che la resistenza aveva poco a che fare ......vedi io sono figlio di un padre che ha fatto la guerra in africa come carrista preso poi prigioniero dall'esercito inglese ...figlio di una madre che ha vissuto in prima persona quei momenti terribili dopo la resa tedesca ....mia madre ha vissuto con i propri occhi questo (http://www.brandolinirota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=53&Itemid=53&lang=it&limitstart=4) e l'atrocità più assurda che poteva sviscerare dalle menti di chi in quel momento aveva preso il comando ....un matrimonio partigiano tra il "Biondo " e " Anita " (pseudonimi) avvenuto il 16 maggio del 45 , questi come regalo di nozze e atto di buon auspicio per avere molti figli , chiesero l'uccisione di 12 allievi ufficiali ( ragazzi 16/17 ) che non centravano niente con la guerra in pratica vollero ai loro piedi solo le loro xxxxx poste in vassoi !!

scf
27-04-2015, 19:12
festeggiare una liberazione fatta violenza a guerra finita mi sembra alquanto inopportuno , come affermare che la resistenza aveva poco a che fare ......vedi io sono figlio di un padre che ha fatto la guerra in africa come carrista preso poi prigioniero dall'esercito inglese ...figlio di una madre che ha vissuto in prima persona quei momenti terribili dopo la resa tedesca ....mia madre ha vissuto con i propri occhi questo (http://www.brandolinirota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=53&Itemid=53&lang=it&limitstart=4) e l'atrocità più assurda che poteva sviscerare dalle menti di chi in quel momento aveva preso il comando ....un matrimonio partigiano tra il "Biondo " e " Anita " (pseudonimi) avvenuto il 16 maggio del 45 , questi come regalo di nozze e atto di buon auspicio per avere molti figli , chiesero l'uccisione di 12 allievi ufficiali ( ragazzi 16/17 ) che non centravano niente con la guerra in pratica vollero ai loro piedi solo le loro xxxxx poste in vassoi !!

ciao guido, quanto mi piaci (spero non sia polemico questo).
per fortuna i miei sono troppo giovani per reaccondare, errano piccoli a quel tempo e mio nonno troppo giovane per la prima e troppo vecchio per la seconda. a parziale "compensazione" di questa mancanza ho parlato con molti moltissimi reduci da tutti i fronti e nessuno di loro amava (ora se ne sono andati tutti) la festa di cui all'argomento anche perché, continuavano a ripetere, noi in friuli non eravamo occupati ma annessi alla germania. quindi liberati da cosa? continuavano a ripetere. e non erano discorsi di gente di parte perché nessuno di loro seguiva un filone politico. era solamente gente che ha vissuto i momenti terribili della guerra, il dopo 8 settembre 1943, la ritirata di russia, la guerra in grecia, jugoslavia e africa e dopo essere stati fortunati a portare a casa la pelle han dovuto nascondersi da altri.
bho! sì festeggiamo ma senza portare inno a nessuno ma solamente tanto ma tanto rispetto a chi la pelle l'ha dovuta lasciare da qualche parte per un qualcosa che neppure conosceva. oggi noi ne traiamo i frutti e tanti di questi non sanno nemmeno il perché! ecco il motivo per il quale mi arrabbio in queste occasioni.
comunque sia onore e rispetto per tutti i caduti.
mandi

kap
27-04-2015, 19:27
C5, ovvio che non si festeggia quello. Ma nemmeno puoi dire che c'è stato SOLO quello e dunque non c'è nulla da festeggiare.

Questa contro retorica che dice che la Resistenza fu tutta uno schifo non è diversa dalla retorica che dice che fu tutta gloria...

Di episodi orribili ce ne sono molti da raccontare, una guerra civile non è una passeggiata di salute. Peraltro se gli hanno dato 30 anni di galera si è riconosciuto che fu una roba al di la del bene e del male, e l'intervento delle successive amnistie fa il paio con l'amnistia concessa anche a chi con la corte marziale avrebbe avuto la pena di morte dall'altro lato, e ce ne sono stati tanti.

Paolo
27-04-2015, 19:45
Considero, ed ho sempre considerato quella del 25 aprile una delle Feste più significative della nostra giovane Repubblica, una festa di valori veri, giovani italiani di allora che hanno permettono ai giovani di oggi di vivere in una Europa senza confini.
Credo che ricordare, festeggiare, significa anche riportare al centro della nostra società quei preziosi valori.
Non ho velleità storiche, historia magistra vitae, ci dicevano al Liceo, ma si può anche ricordare che alla Resistenza parteciparono molte componenti della società, militari di carriera, classe media, operai e contadini e di ogni estrazione politica, liberali, monarchici, popolari, socialisti, fino alla sinistra radicale.
Si formò una classe dirigente politica che seppe far evolvere il paese dal punto di vista sociale ed economico.
Se oggi abbiamo una qualche dignità come paese civile, un'etica collettiva che si manifesta anche in questi tempi difficili, molto lo dobbiamo alla Resistenza.
Ciao a tutti

lonewolf72
27-04-2015, 20:01
Paolo, scusami ma non sono d'accordo. ..forse stai confondendo l' Italia con lo stato dove risiedi ora, purtroppo. ..la coscienza nazionale e la coerenza storico-politica è l'unica cosa che invidio alla Francia...

c.cinque
27-04-2015, 20:30
ciao guido, quanto mi piaci (spero non sia polemico questo).
per fortuna i miei sono troppo giovani per reaccondare, errano piccoli a quel tempo e mio nonno troppo giovane per la prima e troppo vecchio per la seconda. a parziale "compensazione" di questa mancanza ho parlato con molti moltissimi reduci da tutti i fronti e nessuno di loro amava (ora se ne sono andati tutti) la festa di cui all'argomento anche perché, continuavano a ripetere, noi in friuli non eravamo occupati ma annessi alla germania. quindi liberati da cosa? continuavano a ripetere. e non erano discorsi di gente di parte perché nessuno di loro seguiva un filone politico. era solamente gente che ha vissuto i momenti terribili della guerra, il dopo 8 settembre 1943, la ritirata di russia, la guerra in grecia, jugoslavia e africa e dopo essere stati fortunati a portare a casa la pelle han dovuto nascondersi da altri.
bho! sì festeggiamo ma senza portare inno a nessuno ma solamente tanto ma tanto rispetto a chi la pelle l'ha dovuta lasciare da qualche parte per un qualcosa che neppure conosceva. oggi noi ne traiamo i frutti e tanti di questi non sanno nemmeno il perché! ecco il motivo per il quale mi arrabbio in queste occasioni.
comunque sia onore e rispetto per tutti i caduti.
mandi
Ciao Stefano
mi rammarico di una cosa non aver trascritto sia le testimonianze di mio padre ( del 1913)sia quelle di mia madre (del 1923 ) , avrei potuto raccogliere anche quelle di mio nonno materno guerra del 15/18 nel Carso Triestino dove poi è stato insignito del titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto , ma allora ero troppo giovane per dare un significato ai suoi racconti , mentre cosa diversa per i miei genitori , come nel tuo Friuli i Tedeschi , più che occupare convivevano con la gente , quindi non c'è stata una liberazione come si potrebbe intendere , ma un esodo dei soldati Tedeschi verso l'Austria .
Onore e rispetto per tutti i caduti !
mandi Guido

abracadabra
27-04-2015, 20:53
... fino ad allora neutrale, decise di entrare in guerra a fianco del suo alleato per potersi sedere "al tavolo della pace mettendo in bilancio un pugno di morti". Le cose come dimostra la storia sono andate in modo completamente diverso. Dopo una serie di disastri militari, causati essenzialmente dall'impreparazione tecnica e militare delle nostre forze armate ed alla mancanza di risorse sia di materie prime che strutturali, il 24 luglio 1943 Mussolini fu messo in minoranza dal suo direttivo. questo ha portato al famoso 8 settembre 1943 giorno dell'armistizio che vide il Re ed il suo governo ...
dell'Asse in Italia fosse nelle mani dei tedeschi anche perché Mussolini, se pur liberato, era nelle Mani di Hitler che lo usava come un burattino. Ciò lo si rileva dalla lettura dei Diari di Albert Speer, L'Architetto di Hitler e Ministro dell'Industria del Reich. Per cui la Guerra in Italia non è stata solo civile ma una guerra di Liberazione dall'Occupazione straniera supportata da Italiani e per questo ha visto eventi fratricidi, vendette omicidi e quant'altro. L'esito di quei giorni ha portato all democrazia in Italia. E' bene ricordare che le bande partigiane erano governate dal CLN Comitato di Liberazione Nazionale che al di sopra della linea Gustav prima e Gotica dopo prese il nome di CLN A.I. Alta Italia. Di questo comitato facevano parte tutti i partiti dell'arco costituzionale ...


:thumbup:

Ottimo riassunto. Sulle due cose evidenziate però ci sarebbero da fare molte precisazioni.

La tecnologia italiana non era seconda a nessun altra (basti ricordare le trasvolate oceaniche, che diedero un lustro enorme all'aviazione italiana, e la corazzata Roma che era quanto di più tecnologico solcasse i mari di quegli anni) ed il grado di addestramento dei reparti delle Forze Armate era altissimo; furono però certamente commessi tantissimi errori, imputabili però quasi esclusivamente alla dirigenza piuttosto che ai combattenti ... che diedero più volte prova di capacità ed atti di eroismo Illustri.

Nella II G.M. c'è stato il militare più decorato al mondo (italiano) di cui sono certo che la stragrande maggioranza di noi non ha mai letto niente nei libri: Amedeo Guillet (definito il Lorence D'Arabia italiano). Fino alla sua morte, avvenuta pochi anni fa, ogni anno una delegazione inglese andava a rendergli omaggio perchè lo aveva riconosciuto come il suo "miglior nemico" (Vi pare poco?).

Per quanto riguarda le bande partigiane, molto spesso accadeva che non seguissero esattamente le istruzioni del CNL.

In ogni caso, ripeto, ottima sintesi.

lonewolf72
27-04-2015, 21:23
Amedeo Guillet, il "Comandante Diavolo",uno dei più grandi combattenti di tutti i tempi...non fosse stato Italiano gli avrebbero dedicato chissà quante pellicole cinematografiche...

Cimone
27-04-2015, 21:48
Signori, scusate, si chiama Festa della Liberazione e non Festa della Resistenza.
Confondere le due cose significa cadere nella retorica che alcuni di noi tanto osteggiano.
Il 25 aprile è la data convenzionale che indica la fine della guerra in Italia, purtroppo seguita da numerosi episodi violenti, criminali, di vendette personali ed azioni di rivalsa sul vecchio nemico (che non avevano nulla in comune con la Resistenza, come ho avuto modo di dire nel mio primo post). Tutto uno schifo, è vero, ma chi perde una guerra, a maggior ragione una guerra civile, rimane in balia dell'avversario.
L'aver citato Togliatti non ne fa automaticamente un personaggio positivo, l'amnistia da lui promulgata, di cui beneficiarono in primis molti appartenenti al vecchio PF e che per questo fu fortemente criticata dal partito comunista, voleva solamente sottolineare quanto a un certo punto fu forte l'esigenza di voltare pagina, lasciarsi alle spalle il passato e iniziare un nuovo percorso democratico.
Una postilla per quanto riguarda la tanto criticata democrazia, in allegato una foto della "scheda elettorale" delle votazioni del '34....
19352

Herbie
28-04-2015, 08:29
Ecco magari, se si vuole continuare a chiamarla Festa, dovrebbe chiamarsi "Festa della Pace". Così siamo tutti d'accordo e dimentichiamo che un tempo ci ammazzavamo tra di noi.

candido
28-04-2015, 09:16
Buon 25. aprile da parte nostra!


Gesendet von meinem Nokia Lumia mit Tapatalk!

GRAZIE CAPITANO

Come puoi capire in italia la guerra civile non è ancora finita...

candido
28-04-2015, 09:21
Ecco magari, se si vuole continuare a chiamarla Festa, dovrebbe chiamarsi "Festa della Pace". Così siamo tutti d'accordo e dimentichiamo che un tempo ci ammazzavamo tra di noi.

quoto

abracadabra
28-04-2015, 20:31
Amedeo Guillet, il "Comandante Diavolo",uno dei più grandi combattenti di tutti i tempi...non fosse stato Italiano gli avrebbero dedicato chissà quante pellicole cinematografiche...

Proprio lui.

E' quello che ha "inventato" le azioni commando in grande stile.

Riusciva ad organizzare cariche di cavalleria contro carri armati :icon_eek: ...ed il bello è che aveva la meglio.

Vestiva e parlava come un arabo (sposò la figlia di un nobile arabo), cavalcava meglio di Zorro (lo ha fatto fino a pochi giorni dalla morte...in età tardissima), parlava molte altre lingue (da vecchio lo nominarono ambasciatore in Irlanda, la terra che lui amava per via dei cavalli).

Durante la guerra decise di non sposarsi perchè voleva meritarsi i gradi di capitano combattendo (il matrimonio ti faceva avanzare automaticamente di un grado).

Un uomo di cui ogni italiano si dovrebbe sentire fiero di aver avuto per connazionale.

Bye