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Discussione: Coast to Coast .... in Europa.

  1. #11
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Ci svegliamo prima del solito e decidiamo per un giretto in spiaggia.

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  2. #12

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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Un viaggio mirato che rivela luoghi reconditi fuori dai consueti tour ma non per questo meritevoli, anzi.
    Complimenti Gcarlo e Carla! E'cse ès fà!
    Franco ('38) Fernanda ('40): A' nous la Liberté!
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  3. #13

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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Gran bel viaggio! Complimenti
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  4. #14
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Ma l’itinerario del giorno prevede Millas, Chemin de Regleilles, un dolmen preistorico, Gorges de la Guillera, Le Prioure de Serrabone, quindi si parte.
    Arrivati a Millas si scopre essere, attraversandolo senza perderci molto tempo, un tipico paese pirenaico. Diverse le sensazioni che si provano entrando nel sito del Chemin de Regleilles. Un sito geologico dove l’acqua ed il tempo hanno lavorato per tornire guglie, a volte canne di organo, uniche nel loro genere. Lasciato questo luogo incantato visitiamo una necropoli preistorica di cui rimane, purtroppo, un unico dolmen (mal segnalato e quasi abbandonato). Speriamo di aver maggior fortuna alle Gorges de la Guillera, nei pressi di Rodes. Il nostro intento è quello di seguirle fino ad una diga ed al suo bacino artificiale. Arrivati sul posto, sotto ad una leggera ed incostante pioggia, la strada finisce e comincia uno sterrato agevole, ci ferma, però, un cartello di difficile interpretazione. Si parla di percorsi cicloturistici e pedonali, ma si legge anche di proprietà private … il nostro non francese ci impedisce di interpretare oltre. Urge un conciliabolo, confrontiamo delle mappe che abbiamo con il grafico sul cartello, ma anche col tracciato del gps, e concludiamo che si tratta di più percorsi ad anello, quindi decidiamo di imboccare lo sterrato forti del fatto che un cicloamatore ci è sfrecciato alle spalle senza darci il tempo di bloccarlo. Ormai il dado è tratto, si va per la mia classica “stradina”.
    Lao sterrato, in parte fangoso, si mantiene percorribile per un paio di chilometri poi arriva il bivio senza indicazioni, salvo quelle del gps, con sterpaglie dall’apparenza non disturbate da decenni e fondo più molle di quello fino ad ora affrontato. Inevitabile la decisione … si ritorna indietro.
    Delusi per non aver raggiunto l’obbiettivo puntiamo su Le Prioure de Serrabone, gioiello del XII secolo.
    Dieci chilometri, circa, di una relativamente stretta strada nella valle de Boules, ci portano a questo Priorato conservato in ottime condizioni e zuppo di storia (vi rimando anche qui alle guide specializzate).
    Sostiamo nel silenzio del chiostro, ammiriamo le colonne, i capitelli, ma anche la vista e la pace che attraversa la pelle e ti entra fin nelle ossa …. Non si può restare indifferenti.

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  5. #15
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Questa tappa ci porterà poco prima di Bagneres-de-Luchon, precisamente a Moustajon, quasi esattamente a metà della catena pirenaica. Prima di arrivarci, però, faremo i “camperisti” (tanto per sgretolarne il mito) fermandoci a visitare un acquedotto romano, Ronnes Le Chateau e Foix, quindi sveglia presto ed alle 07,00 usciamo dal campeggio. Attraversiamo Perpignan con i primi pendolari, ripassiamo per Millas, costeggiamo ed attraversiamo il Lac de Caramany ( o L’Agly) ed arriviamo a Ansignan, qui un cartello turistico ci dice che per l’acquedotto dobbiamo imboccare una “stradina” sulla destra in ripida discesa. Lo seguiamo, certi che l’Eriba non ci darà problemi. Arrivati in piano attraversiamo un fiume e un secondo cartello ci spinge su uno sterrato che seguiamo per circa 900 metri fino ad arrivare sotto alle arcate dell’acquedotto. Un piccolo, forse nuovo, parcheggio accoglie in nostro trenino dopo una rampa affrontata con un filo di potenza. Osservando il manufatto, ci si chiede come un’opera datata fra il 220 ed il 270 dC, che oltrepassa un fiume ed unisce i versanti della valle, possa ancora oggi, svolgere la sua funzione di irrigare i vigneti di Ansignan. Ritorniamo sulla strada principale affrontando la ripida salita e l’altrettanto stretta curva che il grande angolo di sterzo e le dimensioni del nostro treno ci permettono di riallinearci senza ulteriori manovre.
    Proseguiamo il viaggio fra le prime rughe che vediamo diventare, alla nostra sinistra, creste dei Pirenei.
    Arriviamo Quillan e deviamo verso Esperanza e quindi parcheggiamo sotto alla roccia che sostiene in paese di Ronnes Le Chateau ed al suo misticismo. Il paesino, perché è poco più di un villaggio, non ha gran che da mostrare, ma la famosa cappella e la sua storia di misteri ti prende dentro. Sarà suggestione ma spirituali presenze sono ancora lì.
    Ripartiamo Si arriva a Foix, giriamo un paio di volte attorno ad un grande parcheggio centrale alberato, indecisi se entrare finche scorgiamo un doppio stallo in linea ma è al centro di due corsie con auto parcheggiate a lisca di pesce. Riesco, dopo qualche manovra (rendo grazie al mio istruttore di scuola guida) sono allineato in modo decente e possiamo visitare la città, come uscire ci penseremo dopo. Il centro storico è tutto li, ai piedi del castello, che merita una rapida visita più all’esterno che all’interno. Dopo un pranzo al sacco nei giardini in compagnia di gruppi di studenti arriva l’ora di ripartire e di affrontare il problema di come fare inversione in quello spazio. Ancora una volta la dimensione dell’Eriba mi permette di fare una retromarcia da manuale infilandosi in uno stallo vuoto e permettendomi di uscire alla grande.
    Molto sollevato e ringraziando ancora l’istruttore, riprendiamo la via verso Moustajon ed il suo campeggio Pradelongue dove arriviamo in tempo per fare un minimo di cambusa nel vicino InterMarche in fase di chiusura.

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  6. #16
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Rinforzare la cambusa era imperativo perché oggi sarà la nostra tappa pirenaica con tre classici colli del Tour, il Preyresourde, l’Auspin ed il mitico Tourmalet da superare per arrivare alla sosta libera sul Cirque de Troumouse.
    Partiamo presto, alle 07,00 siamo al distributore per il rifornimento di gasolio, poi via e si comincia a salire subito, le rughe si stanno trasformando sempre di più in creste e si sente. Arriviamo al col Preyresourde a 1569 metri quasi d’un fiato fra paesaggi alpini e mucche al pascolo, e scollinando scendiamo fino a Arreau dove ricominciamo a salire nel bosco con una strada non larga, mi chiedo come facciano a starci le ammiraglie con il pubblico ai lati. La Strada tira da subito e devo in alcuni tratti togliere l’automatico e lavorare con il sequenziale (ho dovuto chiedere supporto alla navigatrice, se mi conoscete sapete il perché) ma ci siamo arrivati anche quassù ai 1498 metri dell’Auspin. Il paesaggio ripaga degli “sforzi” …. Ma noi siamo qui per il prossimo, il Torumalet, quindi scolliniamo ancora e facciamo i tornanti che ci portano a Sainte-Marie de Campan, porta d’accesso al passo.
    La salita è graduale ma continua, a tratti ripida ed usiamo lo stesso metodo per salire sull’Auspin. Attreversiamo La Morge, località sciistica campo base sia per i team che per gli appassionati, per arrivare ai tornanti che ci porteranno fino al Tourmalet a 2115 metri. Sul passo i primi ciclisti e bikers, sosta e foto di rito (mi accorgerò di averla sfuocata solo a casa), uno sguardo ai tornanti della discesa e poi giù alla fantastica velocità di 25/30 kmh pensando a come possano farlo in bici ad oltre 80 kmh. La discesa è tecnica senza protezioni a valle e con ciclisti che salgono anche zizzagando per eludere la pendenza.
    Questo tratto può essere paragonato al nostrano Stelvio, ma a noi ha ricordato la Transfagarasan fatta lo scorso anno in Romania … spettacolare. Ma tutto ha una fine e per noi è stato raggiungere il fondovalle a Luz-Saint-Sauveur, dove giriamo verso Gedre dove imboccheremo la via verso il Cirque de Troumouse ed i suoi 2092 che ci attendono per la notte. Arrivati a Gedre leggiamo sul web le previsioni che accoppiate alle nuvole basse che vediamo ci fanno desistere dall’infilarci in qualche bella e prolungata pioggia di montagna, deviamo quindi verso Gravarnie con l’obbiettivo di sostare nel campeggio locale e se si riesce fare un’escursione all’omonimo cirque. Arriviamo in loco il tempo è bellissimo, arrivati al campeggio lo troviamo chiuso perché totalmente prenotato per una gara podistica che si terrà quel w.e.
    OK è andata così, non ci resta che puntare direttamente su Lourdes, consolandoci di aver accantonato un pernottamento che gestiremo più avanti. Ripercorriamo la strada già fatta e poi tutta in fondovalle fino a Lourdes dove il gps ci fa attraversare, letteralmente, il centro, passando in vie affollate di pellegrini, tavoli di ristorante, negozi con immagini religiose e quant’altro, facendoci sentire come alieni, alla fine, quasi all’entrata del Santuario troviamo la via per il campeggio Du Loup.
    Il campeggio è stato scelto perché consigliato e perché è il più vicino al Santuario, Non ha niente di particolare e le due stelle potrebbe meritarsele, la zona all’ingresso pare sia riservata ai camper mentre il pratone, ombreggiato da piante ad alto fusto, leggermente in pendenza evidenzia le sue carenze in particolare, come è capitato a noi, nelle giornate piovose.
    Una volta sistemati ci rechiamo subito al Santuario, costeggiamo il fiume, passando davanti ai bagni ed alla grotta ed arriviamo alla spianata antistante il Santuario. Giro per la parte più turistica e giro sul trenino.

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  7. #17
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Il programma prevede la visita alle grotte di Betharram ed al monastero omonimo, ma aprono nella tarda mattinata per cui un giretto al Santuario non può che far bene.
    La visita alle grotte ha sempre il suo fascino …. Vedere il lavoro, paziente ed incessante, delle gocce d’acqua non può lasciare indifferenti.

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  8. #18

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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Bellissimo racconto anche dei posti....... seguo con interesse....
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    ex - Jeep Compass 4wd limited my12 - Chevrolet Epica 07 - Adria 400t optima 89 ......... ....... in roulotte dal 95'
    Non importa quanto cammini lentamente, l'importante è non fermarsi....

  9. #19
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Visita dei luoghi della città. Pensavamo di giocarci qui il giorno in più ma il peggiorare del tempo ed il vedere la protezione civile molto attiva per l’aumentato livello del fiume ci ha fatto desistere dal restare ulteriormente, quindi domani si va verso l’Atlantico.

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  10. #20
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    Re: Coast to Coast .... in Europa.

    Di mattino presto sotto ad una pioggerella fine ed insistente, sbaracchiamo il più velocemente possibile ed usciamo dal campeggio. La pioggia caduta la sera ed a monte di Lourdes ha fatto ulteriormente ingrossare il fiume tanto che il suo livello è arrivato quasi al ponte che dobbiamo obbligatoriamente attraversare per dirigerci verso Pau, poi Bayonne ed infine il campeggio Pavillon Royal a Bidart.
    Il campeggio si allunga fra un campo di golf ed i giardini del padiglione reale fino a raggiungere la scogliera a picco sul ma…. Scusate sull’oceano. Quando arriviamo il tempo è bello soleggiato ma terribilmente ventoso, vento che non ci lascerà più. Il tempo di sbrigare le solite procedure d’accoglienza e di recarci alla ricerca di una piazzola che comincia a piovere, dura cinque minuti ma ci sorprende fuori dall’auto e ci inzuppa. Troviamo una piazzola sulla seconda fila di fronte all’oceano e ci sistemiamo. Giretto per vedere l’oceano, più basso di una cinquantina di metri, con la sua interminabile spiaggia che già bisogna rientrare per il vento freddo pungente che per il meteo assolutamente instabile. Al riparo della nostra Eriba dobbiamo abbassate il tettuccio per le forti folate che arrivano direttamente dall’oceano. Prima di coricarci decidiamo, nella speranza che il meteo migliori, di giocarci il giorno in più.

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