Oggi sperimentiamo l’organizzazione delle escursioni, si andranno a vedere il Fort Boyard e l’Ile d’Aix all’interno de Perthuis d’Antioche , di fronte a La Rochelle. Incredibilmente, forse per noi, i partecipanti erano già incolonnati prima dell’ora prevista per la partenza, tutti noi avevamo sia coordinate gps che l’indirizzo del luogo di ritrovo, il parcheggio del porto di La Rochelle, così da essere certi ddi ritrovarsi. Arrivati alla cittadina portuale ci rechiamo al pontile, i biglietti erano già stati fatti e l’orario d’imbarco prestabilito, quindi nessun problema. La traversa si svolge tranquilla accompagnata dall’entusiasmo di decine di studenti in gita. In vista del Fort Boyard l’eccitazione dei ragazzini, e non solo, diventa irrefrenabile, il battello compie il giro attorno al forte (non è possibile visitarlo all’interno perché ora è studio televisivo) ed i passeggeri è una corsa continua per catturare l’inquadratura migliore.
La costruzione di Fort Boyard venne iniziata da Luigi XIV tra il 1661 ed il 1667, con lo scopo difensivo dalla flotta Inglese. Il progetto rimase incompiuto fino a quando Napoleone, nel 1801, ne ordinò la continuazione con lo stesso scopo. Si accorsero però che la gittata dei cannoni non avrebbe impedito il passaggio delle navi e lasciarono decadere il progetto già dal 1809. Nel 1837 Luigi Filippo, a seguito di nuovi attriti con gli iunglesi, ne riprese la costruzione e lo terminò nel 1857 dotandolo di una guarnigione di 250 uomini, anche se il forte era ormai superato dalle nuove tecnologie di guerra. Il forte decadde e venne usato come prigione e dal 1961 divenne set per programmi televisivi.
Ho voluto riassumere brevemente la storia di questo forte perché, a mio parere, rappresenta la bizzarria del genere umano.
Dopo il giro del forte la prua punta verso l’Ile d’Aix. Isola fortificata contestata da Inglesi e Francesi e teatro di una battaglia navale nel 1809, qui Napoleone trascorse gli ultimi giorni in Francia prima dell’esilio a Sant’Elena. Dopo il pranzo libero ci si ritrova al molo per il rientro libero, noi ne approfittiamo per la spesa.
A sera cena con piatti della cultura europea.
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