Originariamente Scritto da
gdec
Non sono riuscito ancora a vedere Report, ma ho visto la puntata "Presadiretta" che hai linkato. Mi ha lasciato un po' perplesso.
Il giornalista dice sostanzialmente che l'aria fa schifo e che non facciamo abbastanza per pulirla, che sono stati indivuati degli interventi da fare, ma si fanno con tempi troppo lunghi. In un mondo ideale, ha ragione. Ma nel mondo reale le cose sono molto più complicate.
Ad esempio, un signore si lamenta che a casa sua l'aria è schifosa. Questo signore abita in uno dei viali a grande scorrimento di Milano (tipo viale Zara, ad occhio): grazie tante, non lo sapeva quando ha preso casa lì che il traffico inquina?
Adesso le misurazioni sono fuori dai limiti, ma quanto sono scese negli ultimi 20-30 anni? (secondo Carlo Cavicchi su
Quattroruote la soglia del PM10 è scesa da 375 a 50 microgrammi/metro cubo e ciononostante sono scesi di molto anche i giorni di sforamento di questo limite). È sufficiente? Certamente no, ma non possiamo spegnere la regione, come giustamente fa notare l'assessore regionale lombardo per Ambiente ed Energia, Claudia Maria Terzi.
Vietare improvvisamente la circolazione a vecchie auto mette in ginocchio molte persone, probabilmente della fascia più povera che fa più fatica a cambiare auto. I mezzi pubblici a Milano non sono assolutamente in grado di assorbire tutte le persone che oggi prendono l'auto privata, mentre fuori città spesso semplicemente il mezzo pubblico non esiste o - se esiste - ha dei tempi di percorrenza assurdi (il triplo o il quadruplo dell'auto). Quindi bloccare l'auto improvvisamente vuol dire creare grossi disagi (fino al rischio di perdere il lavoro) a parecchie persone: è questa la strada da percorrere?
E poi quando vedo queste campagne di opinione così forti schierate pro o contro qualcosa non mi trattengo dal chiedermi cosa c'è dietro. La politica (e i cittadini di conseguenza) non dovrebbero essere pro diesel o pro elettrico o pro qualcos'altro... ma dare dei limiti seri e lasciare la libertà tecnica su come raggiungerli, sanzionando chi non lo fa. Prima però di cambiare uno status quo, bisognerebbe verificare se l'alternativa è sostenibile, sotto OGNI punto di vista: cosa che oggi per l'elettrico non mi pare di vedere.
A me pare che oggi sia di moda sparare sul diesel (non importa se euro 0, euro 6 "farlocco" o euro 6 reale - faccio riferimento alle tabelle
Equaindex di cui aveva parlato kap), che sia di moda riempirsi la bocca con ibrido, elettrico e perfino idrogeno senza avere idea dei problemi che queste soluzioni ci porteranno e di come risolverli. Sia chiaro: non dico che non siano risolvibili, ma ad esempio se vogliamo puntare sull'elettrico dobbiamo chiederci seriamente come produrre e come distribuire l'energia o come procurarsi le materie prime e come smaltire le batterie... oggi la risposta a questi quesiti varia tra il "che problema c'è" al "ci penseremo".
E intanto andiamo avanti tra uno slogan a l'altro, tra uno studio scientifico e l'altro (tanto a cercare bene si trova facilmente conferma a qualsiasi teoria), lamentandoci che non abbiamo tutto e subito ma senza dare risposte reali ai problemi di oggi e di domani.
Insomma... roba da bar sport quando i tifosi di squadre avversarie cercano di stabilire quale sia il giocatore o la squadra più forte.