dado73
29-08-2018, 13:06
Rientrati ormai da qualche giorno condivido con voi l'esperienza di una bella vacanza che ci ha visti andare a zonzo in un itinerario a tappe tra mare, montagna e città per una ventina di giorni. Solito equipaggio (Davide, Stefania, Gaia e Tommaso) e 3.600 km percorsi tra Croazia e Austria, con una tappa in Slovenia e una toccata e fuga in Slovacchia.
Partenza da Cuneo poco prima di cena del 1° Agosto con l'obbiettivo di attraversare per intero la pianura padana, varcare i confini di Slovenia e Croazia, arrivare sull'isola di Krk e raggiungere l'imbarco per la vicina isola di Cres entro le 5:00 del mattino, ora di partenza del primo traghetto. Il viaggio si svolge senza particolari difficoltà, a parte gli oltre 30 gradi anche dopo la mezzanotte, fino a poco prima di Trieste, quando verso le 2:30 un improvviso guasto all'auto ci obbliga ad uscire dall'autostrada all'altezza del paese di Prosecco, con il motore che gira a singhiozzo e a stento riesce a trainare la roulotte. Trascorriamo quindi la notte in una vicina area di servizio, e il mattino seguente fortuna vuole che troviamo a pochi passi un'officina con un meccanico disponibilissimo: individuato il problema, in poche ore arriva il pezzo di ricambio e l'auto e di nuovo in grado di trainare.
Riprendiamo dunque la marcia nel primo pomeriggio e, seppur con mezza giornata di ritardo, riusciamo ad imbarcarci. La traversata è breve, ma allo sbarco ci attende ancora un'ora e mezza di strada per raggiungere l'estremo sud dell'isola dove abbiamo intenzione di trascorrere una settimana presso il camping Baldarin: sono solo una sessantina di chilometri, ma gli ultimi 20 circa (dopo Osor) sono letteralmente da incubo. Un continuo sali scendi da montagne russe su una striscia di asfalto talmente stretta da consentire il passaggio di una sola auto. Vado avanti, un po' stravolto e un po' preoccupato.... Quasi mi sembra di guidare in un videogame, peccato che non mi hanno dato il bazooka per sbarazzarmi delle auto che prima o poi incontrerò. Saranno in totale una decina, più il camion-frigo che rifornisce il market del camping..... maledetti..... l'unica é cercare uno slargo con tanto di retromarce, che festa con la roulotte ! Tre quarti d'ora che sembrano un secolo, e quando arrivo alla meta sono un mostro.
1^ Tappa: Croazia, Isola di Cres
Il Baldarin è un campeggio molto particolare: totalmente isolato grazie a questo accesso in stile Camel Trophy, un paradiso immerso in una natura selvaggia e incontaminata. Non possiede confini o recinzioni, intorno c'è solo foresta popolata da una moltitudine di animali selvatici, tra cui splendidi daini dalle lunghe corna che durante la notte non si fanno problemi girovagare indisturbati tra tende e roulotte. La costa é meravigliosa: si affaccia su un'acqua color turchese e presenta un alternarsi di piccole calette e grossi blocchi di roccia, dall'alto dei quali temerari ragazzini si dilettano con tuffi e acrobazie di ogni genere. Si tratta di una struttura FKK (eccetto la primissima parte dopo l'ingresso, peraltro un po' triste...) quindi é richiesto il rispetto del naturismo e la condivisione dei suoi princìpi. La frequentazione é di livello superiore, come ci si aspetta da questo tipo di strutture, in un clima famigliare. Oltre al market e ad un grazioso ristorantino in riva al mare non ha molto altro da offrire, proprio per rimanere fedele allo spirito selvaggio che la identifica. E noi non facciamo fatica a goderci questo paradiso per sette giorni senza bisogno di mettere il naso fuori, anche perché l'idea di percorrere quella strada infame una volta in più del necessario... non mi ispira per niente.
2^ Tappa: Slovenia, regione della Transmurania
Arriva però il giorno della ripartenza, e alle 5:00 del mattino siamo già sulle montagne russe per scongiurare il rischio di incontrare qualcuno. In paga ci godiamo lo spettacolo di decine di daini che fuggono a grandi balzi alla vista dei nostri fari, é emozionante... Arrivati all'imbarco mi accorgo di aver perso un copricerchione della roulotte (...ecco cos'era quel rumore che ho sentito prima, la strada infame ha colpito ancora !) ....poco grave per fortuna. Intanto albeggia e noi ci imbarchiamo nuovamente senza fare grosse code. Tornati sulla terra ferma intraprendiamo il viaggio attraverso le regioni croate di Karlovac, Zagabria e Varazdin fino a raggiungere la Transmurania, all'estremo nord-est della Slovenia, probabilmente la zona meno turistica del paese. Alla dogana, una casupola in mezzo al bosco sulle rive del fiume Mura, ci attendono due poliziotti sonnecchianti, evidentemente impegnati passare il tempo con in mano un mazzo di carte, e abbiamo la netta sensazione di essere la prima auto che vedono di quel giorno... e forse la prima roulotte di sempre. Ci fa specie inoltre pensare alle interminabili code che, proprio in quel momento, stanno bloccando migliaia di turisti alle dogane istriane.... Pochi chilometri e facciamo tappa presso il paese di Banovci, dove troviamo un modesto camping annesso alle omonime terme (una struttura un po' demodé e quindi poco attraente...). La zona è ricca di vigneti che ricordano un po' le nostre Langhe. Decidiamo di fermarci un solo giorno e lo dedichiamo alla visita di un'antico mulino in riva al fiume Mura, dove un gentile signore (che ahimé parla solo sloveno) ci illustra il funzionamento spiegandoci come viene tutt'ora macinato il granturco, e all'antica città di Ptuj, ricca di storia e di tradizioni, compresa quella del vino (ottimi i bianchi Sauvignon e i rossi Blaufrankisch).
3^ Tappa: Austria, Graz e dintorni
Poca strada ci separa dalla splendida citta di Graz in Austria, e decidiamo di percorrere ancora statali rimandando così l'acquisto della vignetta austiraca per l'autostrada. Lì ci sistemiamo nell'ottimo Reisemobil Stellenplaz, un'area sosta nel verde e curatissima che accetta anche le roulotte, con bagni puliti e un prezzo più che onesto (24€ indipendentemente dall'equipaggio). Degna di nota la favolosa piscina comunale attigua, che sembra più un lago date le enormi dimensioni, la forma irregolare e il fondale ricoperto di pietre. Non mancano inoltre un bel trampolino e una zona riservata FKK, il tutto contornato da un soffice prato inglese ...e niente assurde regole tipo l'odioso obbligo di cuffia. Ciliegina sulla torta: gli ospiti dello Stellenplaz hanno diritto ad accedervi gratuitamente. Insomma qui siamo 100 anni avanti (...) Peccato che proprio la stessa piscina il giorno successivo diventerà teatro di un piccolo dramma in famiglia: mia figlia inciampa sulla scaletta e si procura una lacerazione che richiede una corsa al pronto soccorso. Ma con l'auto a disposizione non ci sono impedimenti, e anche grazie all'esemplare organizzazione dell'ospedale in meno di un'ora siamo già fuori. A parte questo abbiamo trovato splendida la città di Graz, e molto pittoresco il giro lungo una delle locali strade del vino, la Schilcher Weinstrasse, dove ci siamo fermati presso un paio di produttori e abbiamo assaggiato lo Schilcher, il vino tipico della zona (che a dire il vero però non ci ha convinti appieno...)
4^ Tappa: Vienna e Bratislava
Questa volta ci procuriamo la vignetta e in poco tempo ci trasferiamo da Graz a Vienna, dove optiamo per una piazzola presso il comodo camping Neue Donau, un poì più anonimo rispetto a quello di Graz ma comunque comodo e ordinato. Visitiamo Vienna in maniera forse un po' frettolosa ma rimaniamo solo parzialmente soddisfatti di ciò che vediamo: a parte il castello, il resto ci sembra un po' sottotono per una capitale. In particolare se confrontata con altre capitali (vedi Parigi....) secondo noi non c'è paragone. Ci concediamo anche un paio d'ore al Prater per far divertire i bimbi, e un pomeriggio passeggiando lungo le rive del Danubio con tanto di nuotata nel fiume. Il giorno successivo invece decidiamo di fare per una breve gita in Slovacchia per visitare la capitale Bratislava, e lì la piacevole sorpresa: città un po' scartata rispetto ai classici circuiti turistici, relativamente piccola ma ordinata e simpaticissima. Sarà perché le aspettative questa volta erano modeste... ma a noi é piaciuta molto. Ci siamo anche concessi un ottimo pranzo in un elegante ristorante gourmet in riva al Danubio, con vista diretta sul castello e lontano dai percorsi più turistici.
5^ Tappa: Mauthausen e Salisburgo
Riprendiamo il nostro viaggio in direzione Salisburgo, e a metà strada approfittiamo per una tappa di qualche ora per visitare il campo di concentramento di Mauthausen: prima dell'arrivo mia moglie ed io ci preoccupiamo di "introdurre" il tema della visita ai bimbi visto che, data l'età, non hanno ancora avuto occasione di conoscere questa triste pagina di storia. Lasciamo auto e roulotte nel piazzale antistante il campo: è mezzogiorno e non c'é un filo d'ombra, quindi decido di commutare il frigorifero a gas, visto che nel congelatore abbiamo ancora diverse confezioni di carne e prodotti di gastronomia portati da casa.... Niente coda alle casse, ci muniamo di audioguide e iniziamo questa visita attraverso le varie sezioni del campo. I bimbi sono particolarmente seri ed interessati, ascoltano e fotografano, e di tanto in tanto interrompono loro silenzio per porci qualche domanda a sottovoce. Apprezziamo questo loro atteggiamento solenne, in particolar modo quando lo paragoniamo con quello di una combriccola di nostri connazionali che, giusto per distinguersi, parlano con un tono inaccettabile, tra loro e al cellulare... Terminata la visita proseguiamo in direzione Salisburgo: l'idea è di fermarsi in un camping sul Wolfgangsee, ma la ricerca di un posto libero si rivela vana, quindi ripieghiamo per il Nord-Sam, ancora un classico campeggio di città, a nostro giudizio un po' caro per i servizi che offre. La visita alla città ci regala belle soddisfazioni, Salisburgo è deliziosa, e tra torte Sacher e bancarelle mia moglie non vorrebbe più andar via.
6^ Tappa: Zell-am-See
Ma ahimé il giro deve proseguire: decidiamo di dedicare all'ozio i pochi giorni che ci rimangono a disposizione, girovagando senza una specifica meta e senza velleità di visitare altre attrazioni turistiche, al solo scopo di goderci bei panorami e rilassarci. Ci spostiamo veso sud e trascorriamo due splendidi giorni vicino allo Zell am See, presso lo Sportcamp Woferlgut, uno dei migliori top-camping dell'Austria. La piazzola completamente al sole non ci crea problemi date le temperature decisamente più fresche rispetto a prima. Il campeggio è dotato internamente di una sontuosa (e nuovissima) struttura che comprende piscine, mega-scivolo, aree relax e una SPA con bagno turco e saune a livello dei migliori centri benessere austriaci. Da segnalare inoltre i raffinati bagni con musica classica di sottofondo, e il piccolo lago privato balneabile con annesso parco-avventura.
7^ Tappa: Millstattersee
Proseguiamo ancora verso sud e raggiungiamo un altro lago, lo splendido Milstattersee con le sue acque cristalline. Lì sostiamo presso il Terrassencamping Pesenthein, un campeggio terrazzato che ci regala una bella vista dall'alto sul lago. Faccio presente a tal proposito che l'accesso alle piazzole è tutto fuorché agevole, e potrebbe mettere qualcuno in seria difficoltà, anche perché i gestori non segnalano la cosa. In particolare subito dopo l'ingresso la strada si inerpica molto ripida fino in cima: se non si vuole rischiare di rimanere fermi con grossi rischi per la frizione, bisogna essere pronti a "buttarsi" in una delle terrazze laterali (consiglio caldamente di andare a scegliere la piazzola a piedi prima di intraprendere la salita). Rimaniamo lì un solo giorno, e la cosa che più abbiamo apprezzato è stato il dopo cena, con i bimbi a nanna, noi due spaparanzati sulle sdraio, la coperta sulle gambe a sorseggiare un buon bicchiere di vino da meditazione, mentre la luna che si specchia nel lago sotto di noi rischiara il panorama nel più assoluto silenzio...
8^ Tappa: Tirolo
Ripartiamo per l'ultima tappa, l'intenzione è quella di avvicinarci un po' verso casa, quindi ci dirigiamo verso il Tirolo e il confine italiano. L'idea è di fermarci dalle parti di S.Candido, ma anche lì tutto pieno (Olympia, Toblacher, Caravan Park......) quindi ci fermiamo prima del confine nel piccolo e simpatico Lienzner Dolomiten, una struttura semplice ma più che dignitosa nei pressi del Loaker Store, con i gestori (mamma e figlio) che sembrano usciti da un fumetto... Sistemata la roulotte decidiamo di trascorrere questo ultimo pomeriggio in un centro benessere che disponga anche di piscine per far divertire i bimbi: ci spostiamo quindi a Brunico dove si trova il mitico Cron4, probabilmente la più rinomata SPA dell'Alto Adige, dove tra l'altro ha sede la prima scuola italiana per maestri di sauna e dove si tengono i campionati di aufguss (il famoso rito delle gettate di vapore in sauna). Così mentre i bimbi se la spassano tra piscine e scivoli, noi ci rilassiamo per qualche ora in questa magica atmosfera, tra profumi di essenze e sottofondo di musica ambient.... L'ideale per ricaricare le pile e affrontare, il giorno successivo, i 700 chilometri che ci separano da casa.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno supportato dandoci buoni consigli (avendo tragicamente scordato a di prendere la guida dei campeggi....) e ci hanno tenuto compagnia in modo virtuale. Anche grazie a voi é stata un'altra splendida vacanza.
Partenza da Cuneo poco prima di cena del 1° Agosto con l'obbiettivo di attraversare per intero la pianura padana, varcare i confini di Slovenia e Croazia, arrivare sull'isola di Krk e raggiungere l'imbarco per la vicina isola di Cres entro le 5:00 del mattino, ora di partenza del primo traghetto. Il viaggio si svolge senza particolari difficoltà, a parte gli oltre 30 gradi anche dopo la mezzanotte, fino a poco prima di Trieste, quando verso le 2:30 un improvviso guasto all'auto ci obbliga ad uscire dall'autostrada all'altezza del paese di Prosecco, con il motore che gira a singhiozzo e a stento riesce a trainare la roulotte. Trascorriamo quindi la notte in una vicina area di servizio, e il mattino seguente fortuna vuole che troviamo a pochi passi un'officina con un meccanico disponibilissimo: individuato il problema, in poche ore arriva il pezzo di ricambio e l'auto e di nuovo in grado di trainare.
Riprendiamo dunque la marcia nel primo pomeriggio e, seppur con mezza giornata di ritardo, riusciamo ad imbarcarci. La traversata è breve, ma allo sbarco ci attende ancora un'ora e mezza di strada per raggiungere l'estremo sud dell'isola dove abbiamo intenzione di trascorrere una settimana presso il camping Baldarin: sono solo una sessantina di chilometri, ma gli ultimi 20 circa (dopo Osor) sono letteralmente da incubo. Un continuo sali scendi da montagne russe su una striscia di asfalto talmente stretta da consentire il passaggio di una sola auto. Vado avanti, un po' stravolto e un po' preoccupato.... Quasi mi sembra di guidare in un videogame, peccato che non mi hanno dato il bazooka per sbarazzarmi delle auto che prima o poi incontrerò. Saranno in totale una decina, più il camion-frigo che rifornisce il market del camping..... maledetti..... l'unica é cercare uno slargo con tanto di retromarce, che festa con la roulotte ! Tre quarti d'ora che sembrano un secolo, e quando arrivo alla meta sono un mostro.
1^ Tappa: Croazia, Isola di Cres
Il Baldarin è un campeggio molto particolare: totalmente isolato grazie a questo accesso in stile Camel Trophy, un paradiso immerso in una natura selvaggia e incontaminata. Non possiede confini o recinzioni, intorno c'è solo foresta popolata da una moltitudine di animali selvatici, tra cui splendidi daini dalle lunghe corna che durante la notte non si fanno problemi girovagare indisturbati tra tende e roulotte. La costa é meravigliosa: si affaccia su un'acqua color turchese e presenta un alternarsi di piccole calette e grossi blocchi di roccia, dall'alto dei quali temerari ragazzini si dilettano con tuffi e acrobazie di ogni genere. Si tratta di una struttura FKK (eccetto la primissima parte dopo l'ingresso, peraltro un po' triste...) quindi é richiesto il rispetto del naturismo e la condivisione dei suoi princìpi. La frequentazione é di livello superiore, come ci si aspetta da questo tipo di strutture, in un clima famigliare. Oltre al market e ad un grazioso ristorantino in riva al mare non ha molto altro da offrire, proprio per rimanere fedele allo spirito selvaggio che la identifica. E noi non facciamo fatica a goderci questo paradiso per sette giorni senza bisogno di mettere il naso fuori, anche perché l'idea di percorrere quella strada infame una volta in più del necessario... non mi ispira per niente.
2^ Tappa: Slovenia, regione della Transmurania
Arriva però il giorno della ripartenza, e alle 5:00 del mattino siamo già sulle montagne russe per scongiurare il rischio di incontrare qualcuno. In paga ci godiamo lo spettacolo di decine di daini che fuggono a grandi balzi alla vista dei nostri fari, é emozionante... Arrivati all'imbarco mi accorgo di aver perso un copricerchione della roulotte (...ecco cos'era quel rumore che ho sentito prima, la strada infame ha colpito ancora !) ....poco grave per fortuna. Intanto albeggia e noi ci imbarchiamo nuovamente senza fare grosse code. Tornati sulla terra ferma intraprendiamo il viaggio attraverso le regioni croate di Karlovac, Zagabria e Varazdin fino a raggiungere la Transmurania, all'estremo nord-est della Slovenia, probabilmente la zona meno turistica del paese. Alla dogana, una casupola in mezzo al bosco sulle rive del fiume Mura, ci attendono due poliziotti sonnecchianti, evidentemente impegnati passare il tempo con in mano un mazzo di carte, e abbiamo la netta sensazione di essere la prima auto che vedono di quel giorno... e forse la prima roulotte di sempre. Ci fa specie inoltre pensare alle interminabili code che, proprio in quel momento, stanno bloccando migliaia di turisti alle dogane istriane.... Pochi chilometri e facciamo tappa presso il paese di Banovci, dove troviamo un modesto camping annesso alle omonime terme (una struttura un po' demodé e quindi poco attraente...). La zona è ricca di vigneti che ricordano un po' le nostre Langhe. Decidiamo di fermarci un solo giorno e lo dedichiamo alla visita di un'antico mulino in riva al fiume Mura, dove un gentile signore (che ahimé parla solo sloveno) ci illustra il funzionamento spiegandoci come viene tutt'ora macinato il granturco, e all'antica città di Ptuj, ricca di storia e di tradizioni, compresa quella del vino (ottimi i bianchi Sauvignon e i rossi Blaufrankisch).
3^ Tappa: Austria, Graz e dintorni
Poca strada ci separa dalla splendida citta di Graz in Austria, e decidiamo di percorrere ancora statali rimandando così l'acquisto della vignetta austiraca per l'autostrada. Lì ci sistemiamo nell'ottimo Reisemobil Stellenplaz, un'area sosta nel verde e curatissima che accetta anche le roulotte, con bagni puliti e un prezzo più che onesto (24€ indipendentemente dall'equipaggio). Degna di nota la favolosa piscina comunale attigua, che sembra più un lago date le enormi dimensioni, la forma irregolare e il fondale ricoperto di pietre. Non mancano inoltre un bel trampolino e una zona riservata FKK, il tutto contornato da un soffice prato inglese ...e niente assurde regole tipo l'odioso obbligo di cuffia. Ciliegina sulla torta: gli ospiti dello Stellenplaz hanno diritto ad accedervi gratuitamente. Insomma qui siamo 100 anni avanti (...) Peccato che proprio la stessa piscina il giorno successivo diventerà teatro di un piccolo dramma in famiglia: mia figlia inciampa sulla scaletta e si procura una lacerazione che richiede una corsa al pronto soccorso. Ma con l'auto a disposizione non ci sono impedimenti, e anche grazie all'esemplare organizzazione dell'ospedale in meno di un'ora siamo già fuori. A parte questo abbiamo trovato splendida la città di Graz, e molto pittoresco il giro lungo una delle locali strade del vino, la Schilcher Weinstrasse, dove ci siamo fermati presso un paio di produttori e abbiamo assaggiato lo Schilcher, il vino tipico della zona (che a dire il vero però non ci ha convinti appieno...)
4^ Tappa: Vienna e Bratislava
Questa volta ci procuriamo la vignetta e in poco tempo ci trasferiamo da Graz a Vienna, dove optiamo per una piazzola presso il comodo camping Neue Donau, un poì più anonimo rispetto a quello di Graz ma comunque comodo e ordinato. Visitiamo Vienna in maniera forse un po' frettolosa ma rimaniamo solo parzialmente soddisfatti di ciò che vediamo: a parte il castello, il resto ci sembra un po' sottotono per una capitale. In particolare se confrontata con altre capitali (vedi Parigi....) secondo noi non c'è paragone. Ci concediamo anche un paio d'ore al Prater per far divertire i bimbi, e un pomeriggio passeggiando lungo le rive del Danubio con tanto di nuotata nel fiume. Il giorno successivo invece decidiamo di fare per una breve gita in Slovacchia per visitare la capitale Bratislava, e lì la piacevole sorpresa: città un po' scartata rispetto ai classici circuiti turistici, relativamente piccola ma ordinata e simpaticissima. Sarà perché le aspettative questa volta erano modeste... ma a noi é piaciuta molto. Ci siamo anche concessi un ottimo pranzo in un elegante ristorante gourmet in riva al Danubio, con vista diretta sul castello e lontano dai percorsi più turistici.
5^ Tappa: Mauthausen e Salisburgo
Riprendiamo il nostro viaggio in direzione Salisburgo, e a metà strada approfittiamo per una tappa di qualche ora per visitare il campo di concentramento di Mauthausen: prima dell'arrivo mia moglie ed io ci preoccupiamo di "introdurre" il tema della visita ai bimbi visto che, data l'età, non hanno ancora avuto occasione di conoscere questa triste pagina di storia. Lasciamo auto e roulotte nel piazzale antistante il campo: è mezzogiorno e non c'é un filo d'ombra, quindi decido di commutare il frigorifero a gas, visto che nel congelatore abbiamo ancora diverse confezioni di carne e prodotti di gastronomia portati da casa.... Niente coda alle casse, ci muniamo di audioguide e iniziamo questa visita attraverso le varie sezioni del campo. I bimbi sono particolarmente seri ed interessati, ascoltano e fotografano, e di tanto in tanto interrompono loro silenzio per porci qualche domanda a sottovoce. Apprezziamo questo loro atteggiamento solenne, in particolar modo quando lo paragoniamo con quello di una combriccola di nostri connazionali che, giusto per distinguersi, parlano con un tono inaccettabile, tra loro e al cellulare... Terminata la visita proseguiamo in direzione Salisburgo: l'idea è di fermarsi in un camping sul Wolfgangsee, ma la ricerca di un posto libero si rivela vana, quindi ripieghiamo per il Nord-Sam, ancora un classico campeggio di città, a nostro giudizio un po' caro per i servizi che offre. La visita alla città ci regala belle soddisfazioni, Salisburgo è deliziosa, e tra torte Sacher e bancarelle mia moglie non vorrebbe più andar via.
6^ Tappa: Zell-am-See
Ma ahimé il giro deve proseguire: decidiamo di dedicare all'ozio i pochi giorni che ci rimangono a disposizione, girovagando senza una specifica meta e senza velleità di visitare altre attrazioni turistiche, al solo scopo di goderci bei panorami e rilassarci. Ci spostiamo veso sud e trascorriamo due splendidi giorni vicino allo Zell am See, presso lo Sportcamp Woferlgut, uno dei migliori top-camping dell'Austria. La piazzola completamente al sole non ci crea problemi date le temperature decisamente più fresche rispetto a prima. Il campeggio è dotato internamente di una sontuosa (e nuovissima) struttura che comprende piscine, mega-scivolo, aree relax e una SPA con bagno turco e saune a livello dei migliori centri benessere austriaci. Da segnalare inoltre i raffinati bagni con musica classica di sottofondo, e il piccolo lago privato balneabile con annesso parco-avventura.
7^ Tappa: Millstattersee
Proseguiamo ancora verso sud e raggiungiamo un altro lago, lo splendido Milstattersee con le sue acque cristalline. Lì sostiamo presso il Terrassencamping Pesenthein, un campeggio terrazzato che ci regala una bella vista dall'alto sul lago. Faccio presente a tal proposito che l'accesso alle piazzole è tutto fuorché agevole, e potrebbe mettere qualcuno in seria difficoltà, anche perché i gestori non segnalano la cosa. In particolare subito dopo l'ingresso la strada si inerpica molto ripida fino in cima: se non si vuole rischiare di rimanere fermi con grossi rischi per la frizione, bisogna essere pronti a "buttarsi" in una delle terrazze laterali (consiglio caldamente di andare a scegliere la piazzola a piedi prima di intraprendere la salita). Rimaniamo lì un solo giorno, e la cosa che più abbiamo apprezzato è stato il dopo cena, con i bimbi a nanna, noi due spaparanzati sulle sdraio, la coperta sulle gambe a sorseggiare un buon bicchiere di vino da meditazione, mentre la luna che si specchia nel lago sotto di noi rischiara il panorama nel più assoluto silenzio...
8^ Tappa: Tirolo
Ripartiamo per l'ultima tappa, l'intenzione è quella di avvicinarci un po' verso casa, quindi ci dirigiamo verso il Tirolo e il confine italiano. L'idea è di fermarci dalle parti di S.Candido, ma anche lì tutto pieno (Olympia, Toblacher, Caravan Park......) quindi ci fermiamo prima del confine nel piccolo e simpatico Lienzner Dolomiten, una struttura semplice ma più che dignitosa nei pressi del Loaker Store, con i gestori (mamma e figlio) che sembrano usciti da un fumetto... Sistemata la roulotte decidiamo di trascorrere questo ultimo pomeriggio in un centro benessere che disponga anche di piscine per far divertire i bimbi: ci spostiamo quindi a Brunico dove si trova il mitico Cron4, probabilmente la più rinomata SPA dell'Alto Adige, dove tra l'altro ha sede la prima scuola italiana per maestri di sauna e dove si tengono i campionati di aufguss (il famoso rito delle gettate di vapore in sauna). Così mentre i bimbi se la spassano tra piscine e scivoli, noi ci rilassiamo per qualche ora in questa magica atmosfera, tra profumi di essenze e sottofondo di musica ambient.... L'ideale per ricaricare le pile e affrontare, il giorno successivo, i 700 chilometri che ci separano da casa.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno supportato dandoci buoni consigli (avendo tragicamente scordato a di prendere la guida dei campeggi....) e ci hanno tenuto compagnia in modo virtuale. Anche grazie a voi é stata un'altra splendida vacanza.